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Anna e l'Eredità del Trauma Relazionale: L'Utilità Chiave della SVITR

28/06/2025 18:47

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Anna e l'Eredità del Trauma Relazionale: L'Utilità Chiave della SVITR

Questo caso, "Anna e l'Eredità del Trauma Relazionale", sottolinea in modo cruciale l'applicazione e l'utilità della Scala (SVITR).

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Questo caso di studio, "Anna e l'Eredità del Trauma Relazionale", sottolinea in modo cruciale l'applicazione e l'utilità della Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale (SVITR).

 

Si dimostra come la SVITR sia uno strumento indispensabile per analizzare in profondità e comprendere le profonde e durature conseguenze dei traumi relazionali nella vita di un individuo, come illustrato dal percorso di Anna. L'enfasi è posta sulla capacità della SVITR di quantificare e qualificare l'impatto di esperienze traumatiche interpersonali, fornendo un quadro dettagliato della loro gravità e specificità. Questa valutazione precisa è fondamentale per delineare interventi terapeutici mirati ed efficaci.

 

Caso Studio: Anna e l'eredità del trauma relazionale

Anna, 42 anni, è una donna madre di due figli. La sua nascita è avvenuta un anno dopo la prematura scomparsa di un'altra figlia dei suoi genitori, un evento che ha profondamente segnato la sua infanzia. Fin da piccola, Anna ha percepito il peso di non essere la "figlia che doveva essere", subendo i rimproveri impliciti ed espliciti della madre, che la accusava di aver "usurpato" la vita della sorella defunta.

La madre di Anna, a sua volta, ha lottato con disturbi dell'umore per tutta la vita e, come si è scoperto durante il percorso terapeutico di Anna, aveva subito un trauma relazionale prenatale, un'eredità non elaborata che ha contribuito a modellare il suo stile genitoriale disfunzionale.

Oggi, Anna si trova a replicare, seppur involontariamente, alcuni schemi relazionali disfunzionali all'interno della sua relazione con il partner. Questo ciclo, spesso invisibile ma profondamente radicato, le ha causato un disagio crescente, spingendola a cercare aiuto presso il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR).

 

La Valutazione e il Percorso Terapeutico

Presso il CIPR, Anna ha intrapreso un percorso terapeutico strutturato, iniziando con la compilazione della Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale (SVITR) ©. Il suo punteggio alla checklist è stato di 65 punti, rientrando nella fascia di "Impatto Significativo". Questo risultato ha confermato che le conseguenze dei traumi relazionali subiti e percepiti, in particolare quelli legati all'infanzia e alla dinamica con la madre, stavano avendo un impatto considerevole su diverse aree della sua vita: emotiva, comportamentale, relazionale e fisica.

 

Il percorso di Anna non si è limitato alla valutazione iniziale. Le è stato applicato il protocollo ASVS (AIPC Scientific Violence Screening), uno strumento fondamentale per una valutazione approfondita e basata su evidenze scientifiche delle dinamiche traumatiche. Questo ha permesso di delineare un quadro clinico più dettagliato e di personalizzare il trattamento.

Inoltre, Anna sta seguendo un trattamento con biofeedback, una tecnica che le sta insegnando a regolare le proprie risposte fisiologiche allo stress e al trauma, offrendole strumenti concreti per gestire le emozioni e le sensazioni interne legate al suo vissuto.

 

Rompere il Ciclo: L'Importanza dell'Intervento

Il caso di Anna sottolinea l'importanza cruciale di valutare l'impatto del trauma relazionale attraverso strumenti validati come la Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale (SVITR) ©. Questo non è solo un esercizio di autovalutazione, ma un primo passo fondamentale per riconoscere le ferite nascoste che influenzano il nostro benessere e le nostre relazioni.

 

Ancora più significativo è l'inizio di un percorso terapeutico basato su evidenze scientifiche, come il protocollo ASVS, e l'applicazione di trattamenti mirati come il biofeedback. Interventi di questo tipo sono essenziali non solo per la guarigione individuale, ma anche per interrompere la trasmissione intergenerazionale del trauma. Attraverso il suo percorso, Anna sta acquisendo consapevolezza e strumenti per non trasferire ai suoi figli le stesse dinamiche disfunzionali che lei stessa ha vissuto, offrendo loro la possibilità di una crescita più sana e libera dalle catene del passato.

 

Se ti riconosci in parte nell'esperienza di Anna o se senti che il trauma relazionale possa aver avuto un impatto sulla tua vita, indipendentemente dal punteggio che potresti ottenere in una scala, è fortemente consigliato cercare il supporto di uno psicologo o psicoterapeuta qualificato. Un percorso terapeutico può offrirti gli strumenti necessari per elaborare il trauma, comprendere i tuoi schemi e costruire relazioni più sane e soddisfacenti.

 

Per maggiori informazioni sulla Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale (SVITR) o per richiedere supporto, potete contattare:

Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) di Pescara e Roma

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