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Sintesi Seminario Questura di Pescara: “La Scienza della Violenza” – Non è mai troppo presto!

19/05/2025 13:32

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Sintesi Seminario Questura di Pescara: “La Scienza della Violenza” – Non è mai troppo presto!

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Sintesi Seminario Questura di Pescara: “La Scienza della Violenza” – Non è mai troppo presto!

Un evento di straordinaria importanza ha segnato il 17 maggio 2025 presso la Questura di Pescara: il seminario “La Scienza della Violenza” – Non è mai troppo presto! Un titolo che è un monito, sottolineando l'urgenza e la precocità con cui è necessario affrontare il fenomeno della violenza.

 

Un'Alleanza Cruciale per la Prevenzione

L'iniziativa, frutto di una preziosa collaborazione tra l'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) e la Questura di Pescara, ha visto la partecipazione di circa cinquanta "addetti ai lavori". Una presenza significativa, che ha incluso il Questore e i massimi dirigenti dei settori più interessati della Questura, le rappresentanti delle Pari Opportunità a livello regionale, provinciale e comunale, e una rappresentante della Procura della Repubblica. Questa ampia partecipazione testimonia la consapevolezza che la lotta alla violenza richiede uno sforzo congiunto e multidisciplinare.

 

A.I.P.C.: Un Impegno Ventennale Contro la Violenza

Il Dottor Massimo Lattanzi, psicologo, psicoterapeuta e Ph.D. in Scienze Forensi A.I.P.C., ha aperto i lavori presentando l'A.I.P.C., fondata nel lontano 2001. Ente del Terzo Settore, l'A.I.P.C. opera con un'équipe di professionisti volontari, offrendo colloqui individuali, di coppia e familiari per migliorare la qualità della vita e delle relazioni. Un impegno che si è tradotto nel tempo nella creazione di dipartimenti specializzati, veri e propri pilastri nell'analisi e nel contrasto alla violenza:

  • Osservatorio Nazionale Stalking (2002)
  • Centro Presunti Autori di Violenza e Stalking (2007)
  • A.S.V.S., Protocollo Scientifico Integrato (2012)
  • Osservatorio Nazionale Delitti Familiari (2013)
  • Il recentissimo Centro Italiano Psicotraumatologia Relazionale (2024)

 

Obiettivi Ambiziosi per un Futuro più Sicuro

Il seminario ha rappresentato il lancio del secondo ciclo di aggiornamento professionale sulla violenza, un'iniziativa vitale con obiettivi chiari e interconnessi, fondati su un approccio integrato e scientifico:

  • Prevenire e Contrastare la Violenza: Un'azione che si muoverà in modo "circolare e multidimensionale", riconoscendo la complessità del fenomeno.
  • Aggiornare gli Operatori: Fornire agli specialisti gli strumenti e le conoscenze più recenti per affrontare efficacemente le dinamiche della violenza.
  • Accogliere e Supportare: Offrire un punto di riferimento e sostegno non solo alle vittime di violenza, ma anche, con un approccio innovativo e cruciale, alle persone che agiscono violenza e ai familiari coinvolti.

Guidati dalla profonda convinzione che "la violenza toglie la vita e il sorriso alle persone", i professionisti dell'A.I.P.C. si impegnano a potenziare la rete esistente sul territorio, promuovendo sinergie per raggiungere risultati sempre più incisivi e contribuire a un futuro più sicuro e inclusivo per tutti.

 

Se stai vivendo situazioni di violenza o stalking, non affrontarle da solo/a. Che tu sia una vittima, un familiare preoccupato, o stia lottando con comportamenti che ledono gli altri, c'è un modo per uscirne.

Se sei un appartenente alle Forze dell'Ordine, riconosciamo le sfide uniche del tuo ruolo. Sia che tu sia testimone di queste dinamiche nel tuo lavoro quotidiano, o che ti trovi coinvolto/a personalmente o in famiglia, il peso può essere enorme. L'accesso a un supporto specializzato e confidenziale è cruciale anche per te.

L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) offre l'aiuto di professionisti volontari (psicoterapeuti) pronti ad ascoltarti con la massima riservatezza e senza alcun giudizio. Chiedere aiuto è il primo passo fondamentale verso il benessere e la risoluzione. Contatta i volontari dell'AIPC: riceverai il supporto qualificato necessario per comprendere, gestire e superare queste difficili dinamiche. La tua sicurezza e il tuo equilibrio sono importanti.

Per informazioni e per fissare un primo colloquio contatta

Centri a Roma e Pescara

Numero di telefono e WhatsApp: 3924401930 (dalle ore 12:00 alle ore 16:00, anche i festivi). Email: aipcitalia@gmail.com. Siamo qui per ascoltarti e offrirti il supporto di cui hai bisogno.

 

L'Importanza della Psicotraumatologia Relazionale: Le Radici Nascoste del Trauma

Un focus centrale del seminario è stato il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale. Questo approccio clinico innovativo pone al centro l'impatto devastante dei traumi psicologici all'interno delle relazioni interpersonali e come queste ultime influenzino profondamente la risposta e la guarigione dal trauma. Si sottolinea che dinamiche relazionali traumatiche come abusi, negligenza o lutti complessi modellano la vulnerabilità, la sintomatologia e il percorso di recupero. L'intervento terapeutico mira a riparare le ferite relazionali, costruendo nuove relazioni sicure e supportive, elementi essenziali per la risoluzione del trauma.

Il Dottor Lattanzi ha reso tangibile questo concetto con due casi pratici, dimostrando come l'incuria e la trascuratezza, spesso sottovalutate, possano incidere negativamente a livello cognitivo, emotivo e relazionale.

 

Il Pericolo Silenzioso della Deprivazione Precoce: "Non è mai troppo presto!"

Un aspetto particolarmente enfatico è stato dedicato all'impatto della deprivazione nel periodo neonatale. Il pericolo, ha spiegato il Dottor Lattanzi, riguarda non solo il cervello ma soprattutto i ritmi psicobiologici del corpo. Le esperienze somatiche vissute precocemente si sedimentano nella memoria implicita, continuando a influenzare il funzionamento cerebrale, somatico e psicologico per tutta la vita. L'esperienza dell'abbandono o del rifiuto può riaffiorare in varie forme, spesso con manifestazioni corporee come la tensione.

Ancora più sorprendente è l'evidenza dello scambio madre-feto e della memoria fetale: battito cardiaco, respirazione, tono muscolare del feto sono influenzati. Eventi stressanti in gravidanza possono alterare il corredo genetico fetale attraverso meccanismi epigenetici, determinando modificazioni strutturali che possono essere permanenti. L'attivazione del sistema nervoso simpatico materno può influenzare direttamente il ritmo cardiaco fetale, evidenziando una vulnerabilità precocissima e profonda.

 

La "Sindrome del Replicante": Un Trauma che si Tramanda

Un concetto potente introdotto dall'A.I.P.C. nel 2022 è la "Sindrome del Replicante". Questa sindrome descrive come i discendenti possano ricevere gli effetti di ferite dolorose non elaborate dagli ascendenti. È il segreto di ciò che è stato tolto, la mancanza d'amore a seguito di traumi, lutti, nascite di fratelli o nascite pretermine. Eventi traumatici e avversi sono purtroppo comuni nella biografia delle vittime di violenza, e il trauma è spesso un elemento centrale nel percorso terapeutico.

La "Sindrome del Replicante" si manifesta come l'obbligo inconsapevole del discendente a scegliere un partner disfunzionale per tentare di "riparare" un trauma relazionale, spesso segreto, subito da un ascendente. Una missione che, senza un percorso di consapevolezza e elaborazione, può mettere a rischio la propria vita e, ancora più tragicamente, essere ritrasmessa alle generazioni future.

 

Se stai vivendo situazioni di violenza o stalking, non affrontarle da solo/a. Che tu sia una vittima, un familiare preoccupato, o stia lottando con comportamenti che ledono gli altri, c'è un modo per uscirne.

Se sei un appartenente alle Forze dell'Ordine, riconosciamo le sfide uniche del tuo ruolo. Sia che tu sia testimone di queste dinamiche nel tuo lavoro quotidiano, o che ti trovi coinvolto/a personalmente o in famiglia, il peso può essere enorme. L'accesso a un supporto specializzato e confidenziale è cruciale anche per te.

L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) offre l'aiuto di professionisti volontari (psicoterapeuti) pronti ad ascoltarti con la massima riservatezza e senza alcun giudizio. Chiedere aiuto è il primo passo fondamentale verso il benessere e la risoluzione. Contatta i volontari dell'AIPC: riceverai il supporto qualificato necessario per comprendere, gestire e superare queste difficili dinamiche. La tua sicurezza e il tuo equilibrio sono importanti.

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Prevenzione e Biomarcatori: Misurare il Rischio di "Acting Out"

La prevenzione passa anche attraverso una comprensione scientifica delle vulnerabilità. L'anamnesi specifica rileva una percentuale significativa di Trauma Interrelazionale (DTD), sottolineando che, pur non essendoci una relazione lineare di causalità o giustificazione, il trauma è un fattore rilevante. Il profilo di un sopravvissuto al trauma, ampiamente tracciato dalla letteratura internazionale e dall'A.I.P.C., include disturbi del sonno e dell'alimentazione, perdita di attenzione e concentrazione, impulsività, iper-vigilanza, iper-controllo, abuso di sostanze, autolesionismo e disregolazione affettiva.

Per quantificare queste dinamiche, i professionisti volontari dell'A.I.P.C. utilizzano il Biofeedback, uno strumento estremamente efficace per valutare e regolare il funzionamento fisiologico attraverso i segnali del corpo. Attraverso la misurazione di parametri come la Variabilità della Frequenza Cardiaca (HRV) e l'Aritmia Sinusale Respiratoria (RSA), è possibile comprendere il sistema di regolazione affettiva. Un battito cardiaco veloce indica iperarousal, un battito lento ipoarousal, entrambi espressioni di uno squilibrio nel sistema nervoso autonomo.

 

Dati allarmanti estrapolati da un campione sperimentale di presunti autori di violenza (46 casi, di cui 30 ristretti in carcere e 16 denunciati/ammoniti, e 4 presunte autrici) rivelano che oltre l'80% ha vissuto almeno un trauma, oltre il 40% traumi multipli, e nel 60% dei casi l'esposizione al trauma è avvenuta nei primi 5 anni di vita.

La RSA, in particolare, è un biomarcatore cruciale: una sua ridotta ampiezza può indicare uno scarso controllo esecutivo sul comportamento. Questo la rende un potente indicatore del rischio di "acting out" quando le emozioni diventano estremamente intense.

 

La Tensione Muscolare: Il Vero Indicatore di Pericolosità

A chiusura del seminario, il Dottor Lattanzi ha mostrato due grafici esemplificativi dal profilo psicofisiologico tracciato con il biofeedback. Il dato più sconcertante e rivelatore è emerso dal confronto tra l'attivazione e la tensione muscolare. Mentre i presunti autori possono spesso controllare la loro attivazione emotiva, il tracciato della tensione muscolare ha evidenziato valori significativamente più alti e una difficoltà marcata nel recupero e nel rilassamento. Questo cruciale insight suggerisce che, a differenza dell'attivazione che può essere mascherata, la tensione muscolare rivela la reale pericolosità e la potenziale recidiva, poiché è un indicatore più profondo e meno controllabile della difficoltà nel gestire le emozioni e nel prevenire il passaggio all'atto violento.

 

In sintesi, il seminario di Pescara ha rappresentato un passo fondamentale nella comprensione scientifica della violenza, sottolineando l'importanza cruciale della prevenzione fin dalle primissime fasi della vita e l'adozione di approcci integrati e tecnologicamente avanzati per identificare, supportare e curare chi subisce e chi agisce la violenza, con un obiettivo chiaro: spezzare il ciclo di sofferenza e costruire un futuro di maggiore sicurezza e benessere per tutti.

 

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