Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia 

CONTATTI

 

E-mail;  aipcitalia@gmail.com

 

Cellulare; +39 392 440 1930

 

Sede; Via Giorgio Baglivi 6, 00161 Roma RM, Italia

 

 

 

 

Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

 

Benessere e Crescita con Esperti Psicoterapeuti

CONTATTI

Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

Il Paziente al CIPR: Un Percorso Terapeutico Integrato per Trauma Relazionale e Disregolazione emotiva (second

12/07/2025 19:39

author

Delitti familiari, ricerca, AIPC, Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, psicologia, psicotraumatologia, criminologia , risonanza traumatica interpersonale, Pescara, roma, disregolazione emotiva, neuroscienze, Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale, Centro Italiano Omicidi Familiari, psicotraumatologia relazionale, omicidi familiari, violenza, omicidio, delitti familiari ,

Il Paziente al CIPR: Un Percorso Terapeutico Integrato per Trauma Relazionale e Disregolazione emotiva (seconda parte)

Se ti sei perso alcuni articoli, puoi cliccare sulle parole chiave che trovi sotto il titolo di ogni articolo. Clicca sulla parola che rappresenta il

Se ti sei perso alcuni articoli, puoi cliccare sulle parole chiave che trovi sotto il titolo di ogni articolo. Clicca sulla parola che rappresenta il tema che vorresti approfondire. Ricorda che siamo a tua disposizione per qualsiasi informazione.

 

Il Percorso Terapeutico al CIPR: Un Approccio Fasi-Orientato

Il trattamento al CIPR segue un modello fasi-orientato, garantendo sicurezza e progressività nell'elaborazione del trauma.

 

1. Fase di Sicurezza e Stabilizzazione: La Base della Guarigione

In questa prima fase cruciale, l'obiettivo è stabilizzare il paziente e fornirgli strumenti concreti per gestire la disregolazione emotiva e fisiologica.

  • Costruzione della Relazione Terapeutica: Si creerebbe un ambiente sicuro e non giudicante. La relazione con il terapeuta, caratterizzata da sintonia e responsività, diventerebbe la prima esperienza di attaccamento correttivo, fondamentale per un individuo con storia di traumi relazionali.
  • Integrazione del Biofeedback per la Regolazione Fisiologica: Si userebbero tecniche di biofeedback per insegnargli a regolare le sue risposte fisiologiche allo stress:
    • HRV Biofeedback (Variabilità della Frequenza Cardiaca): Attraverso un monitoraggio visivo, imparerebbe la respirazione di coerenza cardiaca, una respirazione diaframmatica lenta e ritmica. Questo ridurrebbe l'iperarousal del sistema nervoso simpatico (ansia, ipervigilanza) che alimenta i pensieri ossessivi e le spinte della credenza erotomanica, promuovendo uno stato di calma e flessibilità fisiologica.
    • Biofeedback della Respirazione e dell'EMG (Tensione Muscolare): L'addestramento alla respirazione funzionale e al rilassamento muscolare lo aiuterebbe a ridurre le tensioni corporee croniche associate all'ansia e all'ipervigilanza.
  • Gestione della Crisi: Dato il potenziale di comportamenti intrusivi legati all'erotomania, si stabilirebbe un chiaro piano di sicurezza, coinvolgendo se necessario i servizi psichiatrici per una valutazione farmacologica (es. antipsicotici a basso dosaggio per il delirio) e per garantire la sicurezza del paziente e degli altri.

 

2. Fase di Elaborazione del Trauma: Riscrivere la Storia

Una volta stabilizzato e acquisite capacità di autoregolazione, il paziente sarebbe pronto per l'elaborazione dei traumi relazionali sottostanti.

  • Psicoterapia Focalizzata sul Trauma: Il terapeuta lo guiderebbe nell'esplorazione e nell'elaborazione delle memorie traumatiche e dei modelli relazionali disfunzionali. Tecniche come la Psicoterapia Sensomotoria o la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) integrata per il trauma sarebbero impiegate per aiutarlo a integrare le esperienze passate, a riconoscere i propri schemi di risposta e a sviluppare nuove narrazioni.
  • Ristrutturazione Cognitiva delle Credenze: In un contesto di maggiore calma e regolazione fisiologica (facilitata dal biofeedback), si lavorerebbe attivamente sulla credenza erotomanica. Questo processo implicherebbe l'esplorazione delle "prove" della credenza, la ricerca di interpretazioni alternative e la graduale esposizione alla realtà, sfidando le distorsioni cognitive. La sua ridotta reattività fisiologica lo renderebbe più aperto e meno reattivo a tali sfide.

 

3. Fase di Integrazione e Riconnessione: Costruire un Futuro Autentico

L'ultima fase si concentrerebbe sul consolidamento delle nuove competenze e sulla costruzione di una vita più ricca e soddisfacente.

  • Riparazione dell'Attaccamento e Ricostruzione del Sé: La relazione terapeutica continuerebbe a fungere da esperienza relazionale correttiva, permettendogli di sviluppare un senso di sé più autonomo, stabile e autentico, riducendo la dipendenza patologica dall'approvazione esterna.
  • Miglioramento delle Competenze Sociali e Relazionali: Con una maggiore capacità di autoregolazione emotiva, sarebbe supportato nel costruire relazioni interpersonali più sane, basate sulla reciprocità e sul consenso, anziché sulla fantasia o sulla richiesta disperata di attenzione.
  • Consolidamento delle Abilità: Il paziente continuerebbe a praticare le tecniche di biofeedback autonomamente, rafforzando la sua capacità di autoregolazione e resilienza nella vita quotidiana.
  •  

Al CIPR, l'obiettivo finale sarebbe non solo ridurre i sintomi o la forza della credenza erotomanica, ma accompagnare l'uomo in un percorso di riconnessione con sé stesso e con gli altri, permettendogli di superare il dolore del trauma relazionale e di vivere una vita più piena e autentica.

Contattaci.

·       Al telefono e WhatsApp: 392 4401930 (dalle 12:00 alle 16:00, anche festivi)

 

Benessere e Crescita con Esperti Psicoterapeuti

aipcitalia@mail.com

392 440 1930

Via Giorgio Baglivi, 6, 00161 Roma RM, Italia

©