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L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), attraverso il suo Osservatorio Nazionale sui Delitti Familiari, svolge un'analisi preziosa e non istituzionale delle dinamiche degli omicidi familiari in Italia. I dati, sebbene derivanti primariamente da fonti giornalistiche, offrono uno spaccato significativo di queste tragedie, adottando una definizione ampia di "familiarità" che include non solo legami di parentela, ma anche relazioni di conoscenza, colleganza, vicinanza, amicizia e rapporti affettivi/sentimentali, attuali o passati. Questa prospettiva allargata è fondamentale per cogliere la complessità delle interazioni che possono sfociare in violenza letale. L'analisi multidimensionale esplora il sesso di vittime e autori, la distribuzione geografica, le armi utilizzate e il grado di familiarità, fornendo un quadro dettagliato, seppur parziale, del fenomeno.
Profilo della Vittima di Omicidi Familiari (22-28 Maggio 2025)
Il profilo della vittima "tipo" per la settimana in esame (22-28 Maggio 2025) mostra una sorprendente parità e distribuzione tra diverse variabili.
Sesso: La vittima si divide equamente tra uomo (50%) e donna (50%). Questa parità suggerisce che, in questo specifico lasso di tempo, gli omicidi familiari non hanno avuto una prevalenza di genere tra le vittime. La significativa percentuale di vittime maschili (50%) evidenzia la presenza di "maschicidi" all'interno del contesto familiare, una dinamica spesso meno discussa rispetto ai femminicidi, ma altrettanto rilevante. Dal punto di vista psico-criminologico, ciò implica che le motivazioni e le dinamiche relazionali che portano all'omicidio familiare possono manifestarsi indipendentemente dal sesso della vittima, sebbene con probabili differenze nelle circostanze e nelle tipologie di conflitto.
Provenienza Geografica: Le vittime si distribuiscono in modo uniforme tra il Nord (50%) e il Sud e le Isole (50%). Questo dato indica che il fenomeno non è circoscritto a una specifica area geografica del paese, suggerendo che i fattori socio-culturali o economici legati alla regione non sono stati, in questa settimana, un elemento discriminante nella vittimizzazione. La violenza familiare, pertanto, sembra trasversale a livello nazionale.
Fascia d'Età: La maggior parte delle vittime rientra nella fascia d'età 18-35 anni (50%). Questa variabile è cruciale. Gli individui in questa fascia d'età sono spesso coinvolti in relazioni sentimentali o di convivenza che possono essere caratterizzate da intensi conflitti, precarietà economica o instabilità emotiva. Dal punto di vista psicologico, questa età può essere associata a processi di individuazione, formazione della coppia, genitorialità, che possono generare stress e tensioni elevate.
Grado di Familiarità (con l'autore): La variabile predominante è quella del Partner (50%). Questo dato sottolinea come la relazione di coppia, sia essa matrimoniale, di convivenza o sentimentale, sia il contesto più frequente in cui si verificano gli omicidi familiari. La specificazione che "Partner" non include "ex partner" restringe il campo d'analisi alle relazioni attuali. La dinamica relazionale all'interno della coppia, spesso caratterizzata da legami affettivi intensi ma anche da possibili squilibri di potere, gelosia, controllo, o escalation di violenza, emerge come fattore di rischio primario.
Modus Operandi: L'aggressione fisica (50%) è il mezzo più utilizzato. Questa modalità suggerisce una violenza diretta, spesso impulsiva o scaturita da un'escalation di un conflitto fisico, piuttosto che una pianificazione complessa. Dal punto di vista psicologico, l'aggressione fisica può essere un indicatore di un alto livello di disregolazione emotiva, rabbia intensa e incapacità di gestire il conflitto in modo non violento.
Puoi contattare i professionisti volontari del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), con sedi a Roma e Pescara, ai seguenti recapiti:
- Telefono e WhatsApp: 3924401930 (dalle 12:00 alle 16:00, inclusi i giorni festivi)
- Email: aipcitalia@gmail.com
- Sito web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it
Profilo dell'Autore di Omicidi Familiari (22-28 Maggio 2025)
Analogamente al profilo della vittima, anche quello dell'autore "tipo" per la settimana in questione presenta una distribuzione paritaria tra diverse categorie.
Sesso: L'autore si divide equamente tra uomo (50%) e donna (50%). Questo dato, in combinazione con il profilo della vittima, indica che nella settimana analizzata non vi è stata una prevalenza di un sesso sull'altro nell'essere autore di omicidio familiare. La presenza significativa di donne autrici (50%) sottolinea che la violenza letale in ambito familiare non è un fenomeno esclusivamente maschile, sebbene le motivazioni e le dinamiche che portano una donna a commettere un omicidio possano differire da quelle maschili (ad esempio, omicidi in contesti di violenza subita, omicidi passionali o reattivi).
Provenienza Geografica: Gli autori si distribuiscono in modo uniforme tra il Nord (50%) e il Sud e le Isole (50%). Anche in questo caso, come per le vittime, si conferma che la provenienza geografica non è un fattore discriminante per l'autore di omicidi familiari. Ciò rafforza l'idea che le dinamiche sottostanti a questi crimini siano trasversali al contesto regionale italiano.
Fascia d'Età: La fascia d'età predominante per gli autori è 18-35 anni (50%). Questa sovrapposizione con l'età delle vittime suggerisce che gli omicidi familiari in questa settimana si sono verificati prevalentemente tra individui della stessa fascia d'età, spesso quindi coetanei o con una limitata differenza generazionale. Le dinamiche psicologiche relative a questa fase della vita, come la gestione delle relazioni intime, la pressione sociale e economica, o la maturazione emotiva, possono giocare un ruolo significativo.
Grado di Familiarità (con la vittima): La variabile predominante è quella del Partner (50%). Questa conferma l'aspetto relazionale critico già evidenziato per le vittime. L'autore è il partner attuale della vittima, indicando che i conflitti e le tensioni all'interno della relazione di coppia sono la principale matrice di questi eventi letali. Il fatto che "Partner" non sia estendibile all'ex partner limita l'analisi agli omicidi avvenuti all'interno di relazioni sentimentali o di convivenza in corso.
Modus Operandi: L'aggressione fisica (50%) è il mezzo più utilizzato. Questa modalità, che riflette quella subita dalle vittime, suggerisce che gli omicidi sono spesso il culmine di una violenza fisica preesistente o di una reazione incontrollata. Dal punto di vista psico-criminologico, l'aggressività fisica come modus operandi può indicare una grave incapacità dell'autore di gestire la propria rabbia e i conflitti interni o esterni in modo costruttivo, portando a un'azione distruttiva e letale.
Considerazioni Psico-Criminologiche Generali
I dati presentati per la settimana dal 22 al 28 Maggio 2025, sebbene relativi a un periodo limitato e basati su fonti giornalistiche, offrono spunti interessanti per un'analisi psico-criminologica. La notevole parità nelle distribuzioni (sesso, provenienza geografica, età) sia per le vittime che per gli autori è un elemento che merita approfondimento. Potrebbe indicare una settimana "anomala" rispetto alle tendenze consolidate (dove spesso si registra una maggiore prevalenza di vittime donne e autori uomini), oppure suggerire una crescente complessità e variabilità delle dinamiche degli omicidi familiari in Italia.
L'elevata incidenza della variabile "Partner" come legame tra vittima e autore sottolinea l'importanza di focalizzare l'attenzione sulle dinamiche di coppia e sulle patologie relazionali. Aspetti come la gelosia patologica, il controllo, la dipendenza affettiva, la violenza psicologica ed economica, e la disregolazione emotiva all'interno della relazione, sono fattori di rischio significativi. La giovane età (18-35 anni) sia per vittime che per autori suggerisce che problematiche legate alla formazione dell'identità, alla gestione delle aspettative relazionali e allo stress derivante da contesti di vita precari possano esacerbare i conflitti.
Il ricorso all'aggressione fisica come modus operandi indica che molti di questi omicidi potrebbero essere il risultato di un'escalation di violenza all'interno di relazioni già compromesse da pattern abusivi, o di raptus impulsivi in contesti di forte tensione emotiva. La mancanza di un'arma specifica (come un'arma da fuoco o da taglio in modo esclusivo) suggerisce che l'atto omicidiario può scaturire da ciò che è "a portata di mano" in un momento di furia.
Puoi contattare i professionisti volontari del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), con sedi a Roma e Pescara, ai seguenti recapiti:
- Telefono e WhatsApp: 3924401930 (dalle 12:00 alle 16:00, inclusi i giorni festivi)
- Email: aipcitalia@gmail.com
- Sito web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it