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Allarme omicidi familiari (6-12 novembre): 100% vittime uomini. Report ONOF: i dati ribaltano la narrativa com

16/11/2025 18:12

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Allarme omicidi familiari (6-12 novembre): 100% vittime uomini. Report ONOF: i dati ribaltano la narrativa comune.

Allarme omicidi familiari (6-12 novembre): 100% vittime uomini. Report ONOF: i dati ribaltano la narrativa comune.Autori: Dott. Massimo Lattanzi, Dott

Allarme omicidi familiari (6-12 novembre): 100% vittime uomini. Report ONOF: i dati ribaltano la narrativa comune.

Autori: Dott. Massimo Lattanzi, Dott.ssa Tiziana Calzone, Dott.ssa Vanessa Alterino.

Enti di Riferimento: AIPC (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia), CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale), ONOF (Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari)

 

Abstract

Questo studio, curato dall'Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF) dell'AIPC e del CIPR, analizza i delitti familiari avvenuti nella settimana dal 6 al 12 Novembre 2025. L'analisi si basa sul protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening (ASVS), un assessment specifico per la valutazione del rischio applicato a chi ha vissuto, agito o assistito a condotte violente. Nella settimana di riferimento sono stati identificati 3 omicidi e 5 tentati omicidi. Emerge un dato statisticamente anomalo e significativo: il 100% delle vittime di omicidio è di genere maschile. Parallelamente, il profilo dell'autore di omicidio si consolida attorno a un "profilo 80%": Uomo (80%), di età compresa tra 18-35 anni (80%), che uccide Conoscenti (80%). L'obiettivo del presente lavoro è analizzare questi profili per comprendere le dinamiche sottostanti e informare gli interventi di prevenzione.

 

Introduzione

L'analisi dei delitti familiari, condotta settimanalmente dall'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), si basa su una metodologia di raccolta dati OSINT (Open Source Intelligence). I dati analizzati, infatti, non provengono da fonti istituzionali dirette, ma sono ricavati dai casi di cronaca riportati dalle testate giornalistiche. Questa metodologia permette un monitoraggio costante e in tempo reale del fenomeno. Per "delitti familiari" si intendono omicidi, tentati omicidi e suicidi (o tentati suicidi) che si consumano all'interno di relazioni definite da un "grado di familiarità". Quest'ultimo concetto, centrale nell'analisi AIPC, include un ampio spettro di relazioni: dalla parentela ai rapporti affettivo-sentimentali (attuali o trascorsi), fino alla colleganza, all'amicizia e alla semplice conoscenza. L'obiettivo è rilevare la reale portata del delitto, spesso radicata in dinamiche relazionali complesse.

 

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Il Profilo della Vittima di Omicidio (6-12 Novembre 2025)

L'analisi dei 3 casi di omicidio della settimana evidenzia un profilo vittimologico totalmente atipico rispetto alla narrazione mediatica prevalente, ma coerente con i dati AIPC che indicano nell'uomo la vittima prevalente di omicidi familiari commessi da parenti o conoscenti.

  • Genere: Il dato più eclatante è che il 100% delle vittime di omicidio è Uomo (3 su 3). Nessuna donna risulta tra le vittime di omicidio in questa settimana.
  • Età: Non emerge una fascia d'età prevalente. Le vittime si distribuiscono uniformemente nelle fasce 0-17 anni (1 uomo, 33%) , 18-35 anni (1 uomo, 33%) e 54-71 anni (1 uomo, 34%).
  • Familiarità con l'Autore: Il profilo tipico indica che la vittima conosce il suo autore. Nel 67% dei casi (2 vittime) si tratta di Conoscenti. Nel restante 33% (1 vittima) si tratta di un Parente.
  • Arma Utilizzata: L'arma prevalente è l'Arma da Taglio, utilizzata nel 67% dei casi (2 vittime).
  • Distribuzione Geografica: Il fenomeno appare omogeneamente distribuito sul territorio nazionale, con il 33% dei casi al Nord, 33% al Centro e 33% al Sud e Isole.

 

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Il Profilo dell'Autore di Omicidio (6-12 Novembre 2025)

L'analisi dei 5 presunti autori o rei confessi di omicidio delinea un profilo d'autore estremamente specifico, che abbiamo definito "Profilo 80%".

  • Genere: L'80% degli autori è Uomo (4 su 5). Il restante 20% è una donna (1 su 5).
  • Età: Il dato sull'età è netto. L'80% degli autori (tutti e 4 gli uomini) appartiene alla fascia d'età 18-35 anni. L'unica autrice donna rientra nella fascia 54-71 anni.
  • Familiarità con la Vittima: L'80% degli autori (i 4 uomini) ha ucciso Conoscenti. L'autrice donna (20%) ha ucciso un Parente.
  • Arma Utilizzata: Emerge una differenza di genere nell'arma. Gli autori uomini hanno utilizzato prevalentemente l'Aggressione Fisica (75% dei casi maschili). L'autrice donna ha utilizzato un'Arma da Taglio (100% dei casi femminili).
  • Distribuzione Geografica: Il 60% dei casi si concentra al Centro (3 uomini).

 

Sintesi del Profilo Tipico dell'Autore: L'autore di omicidio di questa settimana è un Uomo (80%), giovane (18-35 anni, 80%), che uccide Conoscenti (80%) nel Centro Italia (60%) attraverso un'Aggressione Fisica (75%).

 

Correlazione con la Settimana Precedente (30 Ottobre - 5 Novembre 2025)

Per un'analisi diacronica completa, sarebbe necessario correlare i dati emersi con quelli della settimana immediatamente precedente (30 ottobre - 5 novembre 2025).

Tuttavia, tali dati non sono disponibili nel contesto fornito né nelle informazioni memorizzate. Non è quindi possibile, in questa sede, stabilire se i profili emersi—in particolare la predominanza assoluta di vittime maschili (100%) e la forte incidenza di giovani autori (80% tra 18-35 anni)—rappresentino un trend in continuità con la settimana precedente o costituiscano un picco statistico isolato e anomalo.

 

Conclusioni

L'analisi della settimana 6-12 Novembre 2025 impone una riflessione profonda, che deve andare oltre la lettura emergenziale e spesso distorta del fenomeno dei delitti familiari. Il dato del 100% di vittime di omicidio di genere maschile e la contemporanea emersione di un profilo d'autore (l'"80%") così netto—giovane, maschio, che agisce contro conoscenti tramite violenza fisica —suggeriscono la necessità di indagare le dinamiche relazionali, sociali e psicopatologiche che sottendono questi conflitti.

Questi numeri non sono solo statistiche, ma rappresentano tragedie che un intervento scientifico avrebbe potuto prevenire. Il protocollo A.S.V.S. (AIPC Scientific Violence Screening) , che integra colloqui clinici, valutazione psicofisiologica e percorsi basati su psicotraumatologia e terapia sensomotoria, è stato strutturato proprio per intercettare questi segnali di rischio.

La violenza non è un destino, ma l'esito di un fallimento nella regolazione dei conflitti. Solo attraverso un assessment scientifico e l'abbandono di letture ideologiche si può sperare di comprendere e, infine, contrastare la violenza in modo circolare, occupandosi di vittime, autori e testimoni.

 

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