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Il Percorso Terapeutico al CIPR: Un Approccio Fasi-Orientato
Il trattamento al CIPR segue un modello fasi-orientato, garantendo sicurezza e progressività nell'elaborazione del trauma.
1. Fase di Sicurezza e Stabilizzazione: La Base della Guarigione
In questa prima fase cruciale, l'obiettivo è stabilizzare il paziente e fornirgli strumenti concreti per gestire la disregolazione emotiva e fisiologica.
- Costruzione della Relazione Terapeutica: Si creerebbe un ambiente sicuro e non giudicante. La relazione con il terapeuta, caratterizzata da sintonia e responsività, diventerebbe la prima esperienza di attaccamento correttivo, fondamentale per un individuo con storia di traumi relazionali.
- Integrazione del Biofeedback per la Regolazione Fisiologica: Si userebbero tecniche di biofeedback per insegnargli a regolare le sue risposte fisiologiche allo stress:
- HRV Biofeedback (Variabilità della Frequenza Cardiaca): Attraverso un monitoraggio visivo, imparerebbe la respirazione di coerenza cardiaca, una respirazione diaframmatica lenta e ritmica. Questo ridurrebbe l'iperarousal del sistema nervoso simpatico (ansia, ipervigilanza) che alimenta i pensieri ossessivi e le spinte della credenza erotomanica, promuovendo uno stato di calma e flessibilità fisiologica.
- Biofeedback della Respirazione e dell'EMG (Tensione Muscolare): L'addestramento alla respirazione funzionale e al rilassamento muscolare lo aiuterebbe a ridurre le tensioni corporee croniche associate all'ansia e all'ipervigilanza.
- Gestione della Crisi: Dato il potenziale di comportamenti intrusivi legati all'erotomania, si stabilirebbe un chiaro piano di sicurezza, coinvolgendo se necessario i servizi psichiatrici per una valutazione farmacologica (es. antipsicotici a basso dosaggio per il delirio) e per garantire la sicurezza del paziente e degli altri.
2. Fase di Elaborazione del Trauma: Riscrivere la Storia
Una volta stabilizzato e acquisite capacità di autoregolazione, il paziente sarebbe pronto per l'elaborazione dei traumi relazionali sottostanti.
- Psicoterapia Focalizzata sul Trauma: Il terapeuta lo guiderebbe nell'esplorazione e nell'elaborazione delle memorie traumatiche e dei modelli relazionali disfunzionali. Tecniche come la Psicoterapia Sensomotoria o la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) integrata per il trauma sarebbero impiegate per aiutarlo a integrare le esperienze passate, a riconoscere i propri schemi di risposta e a sviluppare nuove narrazioni.
- Ristrutturazione Cognitiva delle Credenze: In un contesto di maggiore calma e regolazione fisiologica (facilitata dal biofeedback), si lavorerebbe attivamente sulla credenza erotomanica. Questo processo implicherebbe l'esplorazione delle "prove" della credenza, la ricerca di interpretazioni alternative e la graduale esposizione alla realtà, sfidando le distorsioni cognitive. La sua ridotta reattività fisiologica lo renderebbe più aperto e meno reattivo a tali sfide.
3. Fase di Integrazione e Riconnessione: Costruire un Futuro Autentico
L'ultima fase si concentrerebbe sul consolidamento delle nuove competenze e sulla costruzione di una vita più ricca e soddisfacente.
- Riparazione dell'Attaccamento e Ricostruzione del Sé: La relazione terapeutica continuerebbe a fungere da esperienza relazionale correttiva, permettendogli di sviluppare un senso di sé più autonomo, stabile e autentico, riducendo la dipendenza patologica dall'approvazione esterna.
- Miglioramento delle Competenze Sociali e Relazionali: Con una maggiore capacità di autoregolazione emotiva, sarebbe supportato nel costruire relazioni interpersonali più sane, basate sulla reciprocità e sul consenso, anziché sulla fantasia o sulla richiesta disperata di attenzione.
- Consolidamento delle Abilità: Il paziente continuerebbe a praticare le tecniche di biofeedback autonomamente, rafforzando la sua capacità di autoregolazione e resilienza nella vita quotidiana.
Al CIPR, l'obiettivo finale sarebbe non solo ridurre i sintomi o la forza della credenza erotomanica, ma accompagnare l'uomo in un percorso di riconnessione con sé stesso e con gli altri, permettendogli di superare il dolore del trauma relazionale e di vivere una vita più piena e autentica.
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