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Omicidi Familiari in Italia: profilo del mese di gennaio 2025

20/05/2025 08:16

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Omicidi Familiari in Italia: profilo del mese di gennaio 2025

Profilo Tipico dei Delitti Familiari – Mese di Gennaio 2025: Analisi Dettagliata.

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L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), fondata a Roma nel 2001, svolge un ruolo fondamentale nel panorama italiano attraverso il suo Osservatorio Nazionale sui Delitti Familiari, istituito a Roma nel 2013. Questo osservatorio si dedica alla raccolta e analisi sistematica di dati relativi a eventi drammatici quali omicidi, tentati omicidi, suicidi e tentati suicidi, spesso interconnessi e consumati all'interno di complesse dinamiche familiari o affettive.

 

Il lavoro dell'AIPC si basa su report dettagliati (settimanali, mensili, trimestrali, semestrali e annuali), che attingono primariamente da articoli di testate giornalistiche, fornendo una prospettiva ampia, sebbene non istituzionale, su queste manifestazioni di violenza. La definizione di "familiarità" adottata dall'Osservatorio è volutamente estesa, abbracciando non solo i legami di parentela, ma anche relazioni di conoscenza, colleganza, vicinanza, amicizia e rapporti affettivi/sentimentali, sia attuali che passati, per cogliere la complessità delle interazioni coinvolte. L'analisi è multidimensionale, esplorando il sesso di vittime e autori, la distribuzione geografica, le armi utilizzate e il grado di familiarità.

 

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Profilo Tipico dei Delitti Familiari – Mese di Gennaio 2025: Analisi Dettagliata

L'analisi preliminare relativa al mese di Gennaio 2025 rivela un profilo specifico per vittima e autore, offrendo spunti significativi sulla natura dei delitti familiari in questo periodo.

 

La Vittima Tipo

Nel mese di gennaio, la vittima "tipo" dei delitti familiari si delinea con caratteristiche precise:

  • Sesso: La vittima è prevalentemente un uomo. Questo dato merita attenzione, in quanto la narrazione comune e la statistica generale spesso evidenziano una maggiore incidenza di vittime femminili nei contesti di violenza domestica o di genere. La predominanza maschile in questo specifico profilo suggerisce la necessità di approfondire le dinamiche sottostanti a questi eventi, che potrebbero differire da quelle più frequentemente studiate.
  • Area Geografica: L'evento si verifica con maggiore frequenza nel Nord Italia. Questa concentrazione geografica può indicare la presenza di fattori socio-economici, culturali o demografici specifici di queste regioni che necessitano di ulteriori indagini per comprenderne l'influenza sul manifestarsi di tali crimini.
  • Fascia d'Età: La vittima rientra in due fasce d'età significative: tra i 18 e i 35 anni oppure tra i 36 e i 53 anni. La presenza di due gruppi d'età distinti indica che i delitti familiari colpiscono fasce adulte ampie e attive, suggerendo che le vulnerabilità non sono limitate a un periodo specifico della vita adulta, ma possono estendersi per decenni.
  • Relazione con l'Autore: La vittima è lesa dal partner. Questa variabile sottolinea in modo critico come le relazioni intime e affettive possano trasformarsi, in specifiche circostanze, nel contesto primario di violenza letale o quasi letale. La familiarità, in questo caso, è massima e intrinseca al legame affettivo.
  • Tipologia dell'Arma: L'aggressione avviene tramite un'arma da taglio o un'arma da fuoco. L'utilizzo di strumenti che implicano una volontà di ledere in modo grave o letale evidenzia la natura spesso premeditata o la gravità dell'intento dietro l'atto, suggerendo un elevato livello di escalation della violenza.

 

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L'Autore Tipo

Anche l'autore "tipo" dei delitti familiari nel mese di gennaio presenta un profilo ben definito, spesso speculare a quello della vittima, indicando una dinamica relazionale bidirezionale:

  • Sesso: L'autore è prevalentemente un uomo. La corrispondenza tra il sesso della vittima e dell'autore in questo profilo (uomo vs. uomo) è un elemento di grande rilevanza, suggerendo un contesto di violenza all'interno di relazioni eterosessuali o omosessuali maschili in cui le dinamiche di potere e controllo possono assumere forme estreme.
  • Area Geografica: Anche per l'autore, la provenienza è dal Nord Italia, rafforzando l'ipotesi di fattori regionali che influenzano la manifestazione di questi comportamenti criminali. La coerenza geografica tra vittima e autore sottolinea la contestualizzazione locale degli eventi.
  • Fascia d'Età: L'autore si colloca specificamente nella fascia d'età tra i 18 e i 35 anni. Questo dato indica che gli atti più gravi, in questo specifico mese, sono compiuti da individui relativamente giovani adulti, un periodo della vita spesso associato a sfide significative legate alla costruzione dell'identità, alle relazioni affettive e alla gestione dello stress.
  • Relazione con la Vittima: L'autore lesiona il partner. Questa conferma ribadisce la natura intraconiugale o intrafamiliare stretta del delitto, sottolineando l'importanza dell'analisi delle dinamiche relazionali disfunzionali come fattore scatenante.
  • Tipologia dell'Arma: L'autore utilizza anch'esso un'arma da taglio o un'arma da fuoco. La scelta dell'arma riflette la gravità dell'intento e la potenziale letalità dell'atto, coerentemente con l'esito per la vittima.

 

Considerazioni Finali

Il profilo delineato per il mese di Gennaio 2025, sebbene basato su un periodo limitato, offre uno spaccato significativo delle caratteristiche emergenti nei delitti familiari in Italia. La prevalenza di vittime e autori uomini, il contesto settentrionale e l'utilizzo di armi specifiche, in un quadro di violenza tra partner, richiamano l'attenzione sulla complessità di questi fenomeni e sulla necessità di andare oltre le generalizzazioni. Questi dati, sebbene derivanti da fonti giornalistiche e quindi non esaustivi dal punto di vista forense o giudiziario, sono cruciali per orientare la ricerca, la prevenzione e l'intervento, evidenziando la variabilità delle dinamiche di violenza familiare.

 

Un Invito all'Azione e al Supporto

L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, attraverso il suo Osservatorio, continua il suo impegno nella raccolta e analisi di questi dati, fondamentali per comprendere e contrastare la violenza familiare in tutte le sue forme. Se tu o qualcuno che conosci sta vivendo situazioni di difficoltà relazionale o violenza, è fondamentale cercare aiuto. I professionisti volontari dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia - Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale, con sedi a Roma e Pescara, sono a disposizione per offrire supporto e consulenza specializzata. Non esitare a contattarli: il supporto psicologico e criminologico può fare la differenza nel percorso di superamento di traumi e nella prevenzione di ulteriori eventi.

 

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