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Sintesi secondo incontro del II Ciclo di aggiornamento professionale sulla violenza con la Questura di Pescara

22/06/2025 18:14

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Sintesi secondo incontro del II Ciclo di aggiornamento professionale sulla violenza con la Questura di Pescara: Focus su trauma e benessere operativo

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Il secondo incontro del II ciclo di aggiornamento professionale con gli operatori della Questura di Pescara, tenutosi presso la sede AIPC - CIPR di Pescara, ha rappresentato un momento fondamentale per approfondire tematiche di cruciale importanza. L'evento si è focalizzato sulla complessa relazione tra la psicologia del trauma e le sue manifestazioni somatiche, ponendo un'enfasi particolare sull'impatto di tali dinamiche sul benessere degli stessi operatori.

 

Questo appuntamento ha permesso di esplorare come le esperienze traumatiche possano influenzare non solo la sfera psicologica, ma anche quella fisica degli individui, e di conseguenza, come gli operatori di polizia possano essere esposti a tali effetti a causa della natura del loro lavoro. L'attenzione rivolta al benessere degli operatori sottolinea la consapevolezza dell'importanza di fornire loro strumenti e conoscenze per gestire lo stress e prevenire il burnout, garantendo così una maggiore efficienza operativa e una migliore qualità della vita professionale.

 

Il Trauma relazionale non elaborato: dalla sofferenza psichica alla manifestazione somatica

Il fulcro della discussione ha riguardato le profonde e spesso misconosciute conseguenze del trauma relazionale non elaborato. È stato evidenziato come esperienze relazionali disfunzionali, ripetute e significative, soprattutto in fasi critiche dello sviluppo, possano generare un substrato di sofferenza psichica che, se non adeguatamente elaborato, può trovare vie di espressione somatica.

Si è approfondito il concetto di allostasi e carico allostatico: la costante attivazione dei sistemi di risposta allo stress (asse ipotalamo-ipofisi-surrene, sistema nervoso autonomo, sistema immunitario) in assenza di una risoluzione del trauma, porta a un esaurimento delle risorse e a una disregolazione di tali sistemi. Questa disregolazione cronica è stata correlata a un aumentato rischio di sviluppo di patologie autoimmuni e neoplastiche.

 

In particolare, si è discusso di come l'infiammazione cronica di basso grado, spesso associata a stati di stress prolungato e trauma non risolto, possa giocare un ruolo chiave. L'ipotesi è che l'organismo, costantemente in uno stato di "allerta" a causa del trauma, possa disregolare la propria risposta immunitaria, attaccando i propri tessuti (malattie autoimmuni) o favorendo la proliferazione cellulare anomala (tumori). Sono stati presentati studi che suggeriscono correlazioni tra esperienze traumatiche precoci e l'insorgenza di patologie come la tiroidite di Hashimoto, l'artrite reumatoide o specifici tipi di cancro, pur sottolineando la multifattorialità di tali malattie e la necessità di ulteriori ricerche.

 

Si è posto l'accento sulla dimensione psicosomatica, non nel senso di una genesi puramente "mentale" della malattia, ma piuttosto di un'interconnessione profonda e bidirezionale tra mente e corpo, dove il vissuto emotivo e le esperienze relazionali impattano direttamente sui processi fisiologici. Il trauma non elaborato, agendo a livello neurobiologico ed endocrino, può alterare l'omeostasi corporea, rendendo l'individuo più vulnerabile a determinate patologie.

 

Prevenire la Violenza con la Scienza: Psicotraumatologia per ridurre le recidive e proteggere le vittime

Invito al Workshop Gratuito

Il Centro è lieto di invitarvi a un workshop gratuito che si terrà il 05 luglio 2025, dalle 17:30 alle 18:30. L'evento, in modalità ibrida, offrirà un'opportunità unica per approfondire il protocollo A.S.V.S. e la sua comprovata efficacia nella prevenzione della recidiva e nella protezione delle vittime. Sarà un'occasione per discutere come l'integrazione della psicotraumatologia relazionale e delle tecniche di biofeedback possa arricchire la nostra pratica clinica.

Modalità di partecipazione:

  • Online: Fino a 100 posti disponibili su GoToMeeting.
  • In Presenza: Fino a 10 posti presso la sede del Centro.

Per partecipare, è necessario iscriversi entro il 01 luglio 2025. Clicca qui per scaricare la scheda di iscrizione: scheda iscrizione 

Sarà rilasciato un attestato di partecipazione per ogni frequentante e le sintesi del seminario saranno rese disponibili per tutti i partecipanti.

La Risonanza del trauma negli operatori: Gestire il contatto con il dolore altrui

Un aspetto cruciale del secondo macro-tema ha riguardato l'impatto del trauma non elaborato sugli operatori che quotidianamente entrano in contatto con persone portatrici di dolore, sofferenza e violenza. È stato evidenziato come il cosiddetto "trauma vicario" o "trauma secondario" non sia solo una possibilità, ma una realtà con cui gli operatori devono confrontarsi.

 

L'ascolto empatico e l'esposizione costante a narrazioni traumatiche possono attivare negli operatori schemi emotivi e risonanze personali, soprattutto se essi stessi hanno vissuti traumatici pregressi non completamente elaborati. Questo fenomeno è noto come risonanza traumatica o controtrauma. L'operatore, nel tentativo di comprendere e supportare la vittima, può inavvertitamente "assorbire" parte del carico emotivo e delle conseguenze traumatiche.

 

Sono stati discussi i meccanismi attraverso cui ciò avviene: l'empatia profonda, la somiglianza di esperienze, la proiezione e l'identificazione possono portare l'operatore a rivivere, anche inconsciamente, emozioni e sensazioni correlate al trauma narrato. Se questa risonanza non viene riconosciuta e gestita, può condurre a sintomi di disagio psicologico nell'operatore, quali: affaticamento da compassione, burnout, sintomi post-traumatici secondari (es. difficoltà del sonno, irritabilità, ipervigilanza), o riattivazione di propri traumi.

 

L'incontro ha sottolineato l'importanza vitale della consapevolezza di questi meccanismi. È fondamentale che gli operatori sviluppino strategie di auto-protezione e auto-cura, tra cui:

Riconoscimento precoce dei segnali di stress e risonanza: Imparare a identificare i propri trigger e le proprie reazioni emotive.

Supervisione e supporto tra pari: La possibilità di elaborare le esperienze in un contesto sicuro e professionale.

Strategie di coping e resilienza: Tecniche di mindfulness, attività fisica, cura delle relazioni personali e hobby per disconnettersi dal lavoro.

Formazione continua sul trauma: Approfondire la comprensione del trauma per gestirne meglio le implicazioni.

 

In conclusione, il secondo incontro ha fornito agli operatori della Questura di Pescara strumenti concettuali e pratici per comprendere la complessità del trauma relazionale e le sue molteplici manifestazioni, sia a livello individuale che nel contesto lavorativo. L'obiettivo è stato quello di promuovere una maggiore consapevolezza della profonda interconnessione tra mente e corpo e di fornire strategie per tutelare il benessere psicologico degli operatori stessi, fondamentale per continuare a svolgere un ruolo di supporto efficace e sostenibile per le vittime di sofferenza e violenza.

 

Sei un operatore della sicurezza o un operatore della salute?

Nel tuo prezioso e delicato lavoro, sei quotidianamente esposto a situazioni di elevato stress emotivo, che possono generare un impatto significativo sul tuo benessere psicofisico. Comprendere e gestire le conseguenze del trauma, sia quello diretto che quello vicario, è fondamentale per mantenere la tua efficienza operativa e, soprattutto, la tua salute.

 

L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) e il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) offrono un supporto professionale qualificato e volontario. I nostri esperti sono a tua disposizione per affrontare le sfide emotive e psicologiche legate alla tua professione, fornendo strumenti per elaborare esperienze difficili, prevenire il burnout e promuovere la resilienza.

Non sei solo. Se senti il bisogno di un confronto, di un ascolto professionale o di supporto per le tematiche emerse durante il tuo servizio, non esitare a contattarci.

Per maggiori informazioni e per fissare un colloquio, ti invitiamo a contattarci direttamente. La tua salute psicologica è una risorsa inestimabile: proteggila.

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