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Omicidi Familiari, 19-25 Giugno 2025: Un uomo vittima, un conoscente carnefice – La Psicotraumatologia Relaz

30/06/2025 11:20

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Omicidi Familiari, 19-25 Giugno 2025: Un uomo vittima, un conoscente carnefice – La Psicotraumatologia Relazionale al lavoro!

Un Metodo Innovativo per Comprendere e Prevenire il Trauma Relazionale L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), fondata nel 2001 e

Un Metodo Innovativo per Comprendere e Prevenire il Trauma Relazionale

 

L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), fondata nel 2001 e guidata dal Dott. Massimo Lattanzi e dalla Dott.ssa Tiziana Calzone, è da sempre in prima linea nel perfezionare la comprensione delle interazioni umane, con un focus specifico sulle dinamiche violente e traumatiche.

 

Un passo fondamentale in questa missione è la nascita, nel 2024, del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR). Il CIPR pone il trauma relazionale al centro della comprensione di fenomeni devastanti come gli omicidi familiari. Affiancandosi a osservatori già operativi come l'Osservatorio Nazionale Stalking e l'Osservatorio Nazionale sui Delitti Familiari, il CIPR potenzia la capacità dell'AIPC di interpretare le tragedie che scaturiscono da legami significativi.

 

L'Osservatorio Nazionale sui Delitti Familiari dell'AIPC adotta una definizione ampia di "familiarità", includendo non solo i legami di sangue, ma anche relazioni di conoscenza, colleganza, vicinato, amicizia e i rapporti affettivi/sentimentali, sia attuali che passati. Questa prospettiva allargata è essenziale per comprendere come il trauma e la violenza letale possano originarsi da qualsiasi relazione significativa in cui si sviluppano dinamiche di potere, dipendenza o conflitto che degenerano in abuso. L'analisi multidimensionale (genere delle vittime e degli aggressori, distribuzione geografica, armi utilizzate e grado di familiarità) contribuisce a delineare il quadro di un trauma sistemico e relazionale.

 

Omicidi Familiari: L'Analisi Psicotraumatologica Settimanale (19 - 25 Giugno 2025)

La rubrica di questa settimana, a cura della Dott.ssa Tiziana Calzone (psicologa psicoterapeuta), della Dott.ssa Caterina Ventura (Dottoressa in Clinical Psychosexology e tirocinante presso l’AIPC) e del Dott. Massimo Lattanzi (psicologo psicoterapeuta e PhD), offre una prospettiva illuminante sugli omicidi familiari.

 

Omicidi Familiari: Le Vittime "Tipo" e la Rivelazione del Trauma Relazionale (19 - 25 Giugno 2025)

 

I recenti dati sugli omicidi familiari evidenziano un profilo di vittima che rompe con stereotipi comuni, focalizzando l'attenzione sull'approccio cruciale della psicotraumatologia relazionale promossa dal CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale) e dall'AIPC (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia).

 

Emerge un dato sorprendente e fondamentale: il 67% delle vittime è uomo, spesso leso da un conoscente (67%). Questo dato sottolinea in modo potente la necessità di un'attenzione specifica al ruolo dell'uomo come vittima all'interno delle dinamiche relazionali ampie, superando la sola focalizzazione sulla violenza di genere contro le donne. 

 

Rubrica Omicidi Familiari su Modernews online. Ogni lunedì un nuovo appuntamento. Nuovo articolo: “Omicidi Familiari: L’analisi dei dati settimanali (19-25 Giugno 2025)". per leggere l’articolo cliccate sul link: https://www.modernews.online/46282_omicidi-familiari-19-25-giugno-2025-un-uomo-vittima-un-conoscente-carnefice-la-psicotraumatologia-relazionale-al-lavoro/

 

Il CIPR è in prima linea nell'indagare come dinamiche di potere, dipendenza o conflitto in relazioni di "familiarità" allargata (vicini, amici, parenti non stretti), definite dall'AIPC, possano degenerare in violenza letale. Il Protocollo ASVS e la SVITR (Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale) sono strumenti essenziali per misurare e affrontare l'impatto di questi traumi specifici.

 

La predominanza dei delitti al Sud e nelle Isole (67%) indica l'influenza di fattori socio-culturali e contestuali sulle dinamiche relazionali e la gestione dei conflitti. 

 

L'Osservatorio Italiano Omicidi Familiari dell'AIPC lavora per identificare pattern regionali, informando il CIPR nello sviluppo di interventi preventivi mirati che rispettino le peculiarità locali.

 

L'età delle vittime, tra i 36 e i 53 anni (67%), suggerisce che si tratta spesso di individui in una fase adulta della vita, con relazioni consolidate dove traumi e tensioni possono essersi accumulati per anni. Il Protocollo ASVS è vitale per identificare la disregolazione emotiva in questi contesti, mentre il biofeedback può supportare la gestione delle risposte fisiologiche al trauma, migliorando la resilienza.

 

Infine, l'uso esclusivo di armi da fuoco (100%) evidenzia una chiara intenzionalità e una grave escalation di violenza. Questo aspetto sottolinea l'urgenza di considerare la disponibilità di tali mezzi come un fattore di rischio amplificante in contesti relazionali già fragili.

 

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L'Autore "Tipo" negli Omicidi Familiari: Un'Analisi Psicotraumatologica (19 - 25 Giugno 2025)

L'analisi dell'autore "tipo" negli omicidi familiari della settimana evidenzia profili netti, cruciali per l'approccio della psicotraumatologia relazionale promosso dal CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale) e dal Protocollo ASVS dell'AIPC.

 

Autore: un uomo (100%) Un dato categorico: il 100% degli autori è di sesso maschile. Questo dato non solo ribadisce una triste realtà statistica, ma enfatizza la necessità di focalizzare gli interventi preventivi sul genere maschile. Dal punto di vista della psicotraumatologia relazionale, è imperativo comprendere come dinamiche di potere, ruoli sociali, aspettative e traumi non elaborati possano manifestarsi in violenza letale. Il CIPR lavora per decifrare questi complessi intrecci, mentre il Protocollo ASVS dell'AIPC è uno strumento fondamentale per identificare la disregolazione emotiva e l'attivazione del Sistema Nervoso Autonomo in questi soggetti, permettendo percorsi riabilitativi mirati a gestire rabbia, impulsività e rielaborare eventuali traumi pregressi.

 

Luogo del Delitto: al Sud e nelle Isole (75%) La netta prevalenza in queste regioni è un segnale forte. Non è un caso: la psicotraumatologia relazionale, supportata dall'Osservatorio Italiano Omicidi Familiari dell'AIPC, indaga le specificità socio-culturali che possono condizionare la gestione dei conflitti e la manifestazione della violenza. Questo dato sollecita programmi di intervento e sensibilizzazione contestualizzati, che tengano conto delle dinamiche relazionali e delle reti sociali tipiche di queste aree, elementi che il CIPR studia per una prevenzione efficace.

 

Età dell'Autore: 36-53 anni (50%) L'età adulta dell'autore suggerisce che la violenza non è un fenomeno giovanile impulsivo, ma può derivare da un accumulo di traumi relazionali, frustrazioni o modelli disfunzionali consolidati nel tempo. Il CIPR si concentra proprio su come decenni di relazioni possano generare tensioni e disregolazioni. Il Protocollo ASVS diventa qui essenziale per scansionare e comprendere la storia psicofisiologica dell'autore, distinguendo tra profili impulsivi e quelli che operano con "pieno controllo", e indirizzando percorsi di gestione della rabbia o di sviluppo dell'empatia. Il biofeedback, come supporto riabilitativo, può essere cruciale per aiutare questi individui a modulare le risposte fisiologiche allo stress e alle emozioni intense.

 

Vittima: un Conoscente (67%) Questo dato è particolarmente significativo e rinforza quanto già rilevato per le vittime: l'aggressore, sebbene un uomo, ha leso un conoscente, ovvero una persona con cui ha un legame "familiare" in senso lato, non intimo sentimentale, come definito dall'AIPC. La violenza emerge da relazioni di vicinato, amicizia o parentela allargata. La psicotraumatologia relazionale del CIPR pone un accento forte sull'analisi di queste dinamiche disfunzionali non sempre immediatamente riconoscibili come "familiari" in senso stretto, ma che generano tensioni e accumulo di traumi. Il Protocollo ASVS è vitale per identificare i segnali di disregolazione emotiva e i fattori di rischio in queste complesse interazioni.

 

Mezzo Utilizzato: arma da fuoco (100%) L'uso esclusivo dell'arma da fuoco in questi casi non è casuale. Indica spesso intenzionalità, una volontà di causare danno estremo o una grave disregolazione che si manifesta attraverso l'accesso e l'uso di un mezzo letale. Per il CIPR e l'Osservatorio Italiano Omicidi Familiari, la disponibilità e l'accesso alle armi da fuoco sono fattori di rischio amplificanti in contesti relazionali già tesi. L'efficacia del Protocollo ASVS nel rilevare la disregolazione emotiva e comportamentale è cruciale per la prevenzione, specialmente quando si tratta di individui che possiedono o cercano armi. Il biofeedback può supportare percorsi di gestione dell'impulsività che potrebbero sfociare nell'uso di tali mezzi.

 

Omicidi Familiari: Un Grido di Allarme dal Cuore delle Relazioni Traumatiche

I dati della settimana dal 19 al 25 Giugno 2025 sugli omicidi familiari dipingono un quadro allarmante, che il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) e l'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) interpretano come un'urgente chiamata all'azione nel campo della psicotraumatologia relazionale.

Emerge un profilo definito: l'uomo è vittima (67%) e al contempo l'autore (100%) di omicidi familiari, spesso per mano di un conoscente (67% vittime, 67% autori). Questi crimini si concentrano significativamente al Sud e nelle Isole (67% vittime, 75% autori), con un'età media di vittime e autori compresa tra i 36 e i 53 anni (67% vittime, 50% autori), e quasi esclusivamente attraverso l'uso di armi da fuoco (100% vittime, 100% autori).

 

Questo scenario mette in luce come il trauma non sia solo un evento isolato, ma il culmine di dinamiche relazionali complesse e spesso decennali, che degenerano in violenza letale. La tendenza dell'uomo a essere vittima di un parente o conoscente – in contrasto con la donna, spesso vittima di un partner – evidenzia la necessità di ampliare la nostra comprensione della "familiarità", come definita dall'AIPC, includendo la vasta rete di relazioni significative al di fuori del solo nucleo intimo.

La concentrazione geografica suggerisce la forte influenza di fattori socio-culturali e contestuali sulla gestione dei conflitti e sulla propensione alla violenza. È cruciale per il CIPR e l'Osservatorio Italiano Omicidi Familiari sviluppare interventi preventivi che tengano conto di queste specificità regionali, promuovendo una cultura della non-violenza radicata nel tessuto sociale.

 

L'età delle persone coinvolte sottolinea che siamo di fronte a traumi relazionali accumulati nel tempo, che esigono interventi mirati. Qui entra in gioco il Protocollo ASVS dell'AIPC, uno strumento fondamentale per identificare la disregolazione emotiva e l'attivazione del Sistema Nervoso Autonomo sia nelle vittime che negli aggressori. Questo protocollo permette di distinguere tra diversi profili di autori e di offrire percorsi riabilitativi personalizzati, dalla gestione della rabbia alla rielaborazione di traumi pregressi. L'impiego del biofeedback si rivela cruciale per supportare la modulazione delle risposte fisiologiche allo stress.

L'uso pervasivo dell'arma da fuoco in questi omicidi è un segnale drammatico di intenzionalità e di escalation violenta. Sottolinea l'urgenza di affrontare la disponibilità e l'accesso a mezzi così letali in contesti di potenziale conflitto relazionale.

 

In definitiva, questi dati ci impongono di adottare un approccio olistico e integrato alla prevenzione. Non basta la repressione; dobbiamo agire sulle radici profonde dei traumi relazionali, spezzando il ciclo della violenza attraverso la comprensione, l'identificazione precoce dei fattori di rischio tramite il Protocollo ASVS e l'offerta di percorsi di supporto e riabilitazione che il CIPR e l'AIPC si impegnano a promuovere, anche con la misurazione oggettiva dell'impatto traumatico attraverso la SVITR. Solo così potremo investire concretamente nel futuro delle nostre comunità e prevenire ulteriori tragedie.

 

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A lunedì prossimo per il nuovo articolo!

 

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