A cura di Massimo Lattanzi¹²³, Tiziana Calzone¹²³
¹Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), Roma, Italia ²Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR), Pescara-Roma, Italia ³Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF), Roma, Italia
Abstract in italiano
Questo report esamina la correlazione diretta e causale tra il Paradosso del Partner, la Bolla Traumatica e lo sviluppo di una relazione con ruoli di dipendente e co-dipendente. Secondo l'approccio della Psicotraumatologia Relazionale del CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale), la dipendenza affettiva e la co-dipendenza non sono patologie primarie, ma il risultato di una sequenza traumatica specifica. Tale sequenza inizia con un trauma relazionale precoce che porta a un "cervello traumatizzato" e, di conseguenza, a un "cervello co-dipendente", neurobiologicamente disregolato. Il Paradosso del Partner agisce come innesco, portando alla scelta di un partner con una ferita complementare. La loro interazione crea la Bolla Traumatica, un sistema chiuso che amplifica la dinamica. All'interno di questa bolla, il partner "dipendente" usa l'altro per la regolazione emotiva, mentre il "co-dipendente" abilita questo ciclo per ottenere sicurezza. Il caso clinico di Marco e Giulia viene usato per illustrare questa simbiosi traumatica.
Capitolo 1: La Genesi della Vulnerabilità: Dal Trauma Relazionale al "Cervello Co-dipendente"
L'origine della dipendenza affettiva risiede nel Trauma Relazionale Complesso (C-PTSD), causato da esperienze avverse croniche nelle prime relazioni di attaccamento (es. "Paradosso del Caregiver" di Liotti). Questo trauma non solo lascia ferite psicologiche, ma modifica permanentemente il sistema nervoso. Un cervello sviluppatosi in un ambiente minaccioso si fissa in una modalità difensiva, perdendo la capacità di auto-regolare le emozioni e di distinguere tra sicurezza e pericolo.
Un "cervello traumatizzato" è, per sua natura, un "cervello co-dipendente". Incapace di auto-consolarsi, cerca un regolatore esterno per gestire angoscia e vuoto. La relazione diventa una strategia di sopravvivenza e un meccanismo dissociativo per evitare il dolore originario. Questa vulnerabilità porta a cercare inconsciamente partner che, sebbene disfunzionali, risultano familiari.
Capitolo 2: Il Catalizzatore della Dinamica: Il Paradosso del Partner
Il "Paradosso del Partner" è il meccanismo che riattiva la vulnerabilità traumatica nella relazione adulta. È la riproposizione del "Paradosso del Caregiver" infantile: il partner è visto contemporaneamente come salvatore e potenziale carnefice. Da un lato, è idealizzato come colui che può sanare le ferite passate; dall'altro, è temuto come fonte di un abbandono catastrofico.
Questo paradosso guida la scelta del partner attraverso una "coazione a ripetere", portando a selezionare non una persona sana, ma qualcuno che "collude" con il proprio copione traumatico. L'attrazione si basa su un riconoscimento inconscio di ferite compatibili, nel tentativo fallimentare di risolvere il trauma originale. Invece di una risoluzione, si ottiene solo un rinforzo del ciclo traumatico.
Capitolo 3: L'Ambiente di Coltura: La Bolla Traumatica
Quando due partner scelti secondo la logica del Paradosso del Partner si uniscono, creano un sistema relazionale chiuso e isolato: la "Bolla Traumatica". Questa bolla è una "camera dell'eco" dove la dinamica dipendente/co-dipendente si mantiene e si rafforza, impedendo ogni confronto con una realtà esterna più sana.
La bolla ha una duplice funzione:
- Funzione Protettiva (Apparente): Offre un senso di familiarità e comprensione, creando un legame simbiotico percepito come sicuro.
- Funzione Patogena (Reale): Isola la coppia, impedisce l'apprendimento di nuove modalità relazionali e solidifica i ruoli, perpetuando il trauma.
La Bolla Traumatica è la manifestazione di un "legame simbiotico-traumatico-complementare", caratterizzato da un invischiamento che rende i partner incapaci di funzionare autonomamente.
Capitolo 4: La Correlazione in Atto: Ruoli di Dipendente e Co-dipendente nella Bolla
All'interno della Bolla Traumatica, i partner assumono ruoli specifici e complementari che manifestano le loro ferite.
4.1. Definizione dei Ruoli
- Il Partner Dipendente: Incapace di regolare i propri stati interni, usa l'altro come "strumento esterno" per distrarsi dal dolore, contenere l'angoscia e anestetizzare il vuoto. Il suo comportamento è spesso attivo, controllante e richiedente.
- Il Partner Co-dipendente: Abilita il sistema, definendo la propria identità nel "prendersi cura" dell'altro. Annulla i propri bisogni e adotta una strategia di compiacenza per rendersi indispensabile e scongiurare l'abbandono.
4.2. Il Caso di Marco e Giulia: Anatomia di un Incastro Dipendente/Co-dipendente
Il caso di Marco (iper-attivato) e Giulia (ipo-attivata) illustra questa dinamica. La paura dell'abbandono di Marco si incastra con il senso di indegnità di Giulia. Marco, nel ruolo di dipendente, cerca in Giulia un regolatore per la sua ansia. Giulia, come co-dipendente, cerca in lui la conferma del suo valore attraverso l'accudimento.
Questo si traduce in un loop che si autoalimenta: i tentativi di controllo di Marco attivano il ritiro di Giulia, che viene interpretato da Marco come un segnale di abbandono, spingendolo a intensificare il controllo. La loro relazione non è un dialogo, ma una fusione simbiotico-traumatica alimentata da aspettative infantili irrealistiche, che rappresenta il sintomo della matrice traumatica e non la causa del problema.
Conclusioni: La Dipendenza come Logica Conseguenza del Ciclo Traumatico
L'analisi dimostra una correlazione sequenziale e causale:
- Il trauma infantile crea un "cervello co-dipendente".
- Il Paradosso del Partner lo attiva, portando alla scelta di un partner complementare.
- L'unione genera la Bolla Traumatica, l'incubatore della dinamica.
- All'interno della bolla, i ruoli di dipendente e co-dipendente diventano la drammatizzazione dei pattern di disregolazione.
Questo sposta il focus clinico: l'obiettivo non è "curare la dipendenza", ma smantellare l'intera matrice traumatica. L'intervento terapeutico deve mirare a "rompere la bolla", insegnando ai partner l'auto-regolazione fisiologica. Solo così potranno vedersi come individui separati e costruire una relazione basata sulla connessione autentica anziché sulla simbiosi traumatica.
Riferimenti Bibliografici
- Bowlby, J. (1969). Attachment and loss, Vol. 1: Attachment. New York: Basic Books.
- Calzone T., Lattanzi M. (2022), Manuale SVITR e SVITR P. Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale, AIPC Editore, Roma.
- Lattanzi M. (2021), Il paradosso del partner. Dalla scelta del partner alla bolla traumatica, AIPC Editore, Roma.
- Lattanzi M., Calzone T. (a cura di) (2023), Manuale di Psicotraumatologia Relazionale, AIPC Editore, Roma.
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