Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia 

CONTATTI

 

E-mail;  aipcitalia@gmail.com

 

Cellulare; +39 392 440 1930

 

Sede; Via Giorgio Baglivi 6, 00161 Roma RM, Italia

 

 

 

 

Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

 

Benessere e Crescita con Esperti Psicoterapeuti

CONTATTI

Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

Delirio: Uno sguardo psicotraumatologico e criminologico nelle profondità della mente

19/07/2025 17:45

author

Delitti familiari, ricerca, psicologia, criminologia , delitti familiari , omicidio, AIPC, violenza, disregolazione emotiva, psicotraumatologia, Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, neuroscienze, risonanza traumatica interpersonale, psicotraumatologia relazionale, Pescara, roma, Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale, Centro Italiano Omicidi Familiari, omicidi familiari, Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari,

Delirio: Uno sguardo psicotraumatologico e criminologico nelle profondità della mente

Se ti sei perso alcuni articoli, puoi cliccare sulle parole chiave che trovi sotto il titolo di ogni articolo. Clicca sulla parola che rappresenta il

Se ti sei perso alcuni articoli, puoi cliccare sulle parole chiave che trovi sotto il titolo di ogni articolo. Clicca sulla parola che rappresenta il tema che vorresti approfondire. Ricorda che siamo a tua disposizione per qualsiasi informazione.

 

La serie Netflix "Delirio", adattamento dell'omonimo romanzo di Laura Restrepo, non è un semplice thriller psicologico, ma un'immersione profonda nelle acque oscure del trauma relazionale e delle sue devastanti conseguenze. Attraverso la storia di Agustina, una donna la cui mente va in frantumi, e di suo marito Fernando, che cerca disperatamente di ricomporne i pezzi, la serie offre un potente spaccato per un'analisi che intreccia psicotraumatologia, psicologia e criminologia.

 

Il Crollo di Agustina: Il delirio come linguaggio del trauma

Il "delirio" di Agustina non è follia fine a se stessa, ma la manifestazione estrema e disperata di un dolore indicibile, radicato in un passato traumatico. Dal punto di vista della psicotraumatologia relazionale, il suo crollo psicotico può essere interpretato come il collasso delle difese psichiche di fronte a traumi complessi e ripetuti, probabilmente subiti all'interno delle sue relazioni primarie. Questi traumi, ignorati e non elaborati, non scompaiono, ma si incistano nell'individuo, pronti a deflagrare quando un evento attuale, anche apparentemente minore, riattiva l'antico dolore.

La narrazione frammentata della serie, che si muove tra il presente angosciante e i flashback rivelatori del passato di Agustina, rispecchia magistralmente la natura dissociativa del trauma. La mente, per proteggersi da un'esperienza soverchiante, la frammenta, la isola dalla coscienza. Il delirio di Agustina diventa così l'unico linguaggio possibile per comunicare l'incomunicabile, una messa in scena simbolica dei segreti e delle violenze che hanno segnato la sua esistenza.

 

La Dinamica relazionale: Vittime e carnefici in un vortice di silenzi

"Delirio" ci costringe a guardare oltre la singola "paziente" per esaminare l'intero sistema familiare e sociale che ha contribuito al suo malessere. Le figure che circondano Agustina, membri di una ricca famiglia di Bogotá, non sono semplici spettatori, ma attori, più o meno consapevoli, di un dramma relazionale. Emergono dinamiche di potere, segreti inconfessabili e abusi celati dietro una facciata di rispettabilità.

Questo scenario si allinea con le osservazioni criminologiche secondo cui la violenza più efferata spesso si consuma tra le mura domestiche o all'interno di relazioni strette. Come emerge dai dati, anche se con profili di rischio differenti per genere, la familiarità con l'autore del reato è una costante in molti casi di omicidio. Nel caso di Agustina, la violenza non è (o non è solo) fisica, ma psicologica, un annientamento lento e progressivo della sua identità e della sua sanità mentale.

Fernando, il marito, intraprende un'indagine che è al contempo un percorso criminologico e un'analisi psicologica. Scavando nel passato della moglie, non cerca un "colpevole" in senso classico, ma le cause profonde, i "moventi" psicologici che hanno armato la mano invisibile del trauma. La sua ricerca svela una rete di omertà e complicità, tipica dei contesti familiari disfunzionali dove il mantenimento dello status quo è più importante della salute dei suoi membri.

 

Implicazioni psicologiche: Il trauma che modula le emozioni

La condizione di Agustina può essere letta attraverso la lente dei sistemi emotivi primari di Jaak Panksepp. È ipotizzabile che le sue esperienze traumatiche abbiano generato un'iper-attivazione cronica dei sistemi legati alla minaccia, come la PAURA (terrore, ansia pervasiva) e la RABBIA (esplosioni di aggressività o rabbia implosa che si manifesta nel delirio). Contemporaneamente, si assiste a una probabile ipo-attivazione dei sistemi pro-sociali come la CURA e il GIOCO, rendendo difficile per lei stabilire legami sani e provare gioia o fiducia.

La serie diventa così un'esemplificazione narrativa di come il trauma non sia solo un ricordo, ma una condizione psicofisiologica che altera profondamente la percezione di sé, degli altri e del mondo. Le relazioni di Agustina, prima del crollo, erano probabilmente segnate da pattern disfunzionali, una coazione a ripetere in cui, come spesso accade alle vittime di traumi relazionali, si finisce per ricreare le stesse dinamiche dolorose vissute nell'infanzia.

Se la storia di Agustina ha toccato corde profonde, se hai riconosciuto nel suo dolore l'eco di dinamiche familiari complesse che hanno segnato la tua vita e la tua regolazione emotiva, non sei solo/a. Rompere il silenzio è il primo, fondamentale passo per uscire dal proprio "delirio" personale, fatto di ansia, relazioni insoddisfacenti e schemi che si ripetono.

 

Il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) offre un approccio specialistico per affrontare queste ferite invisibili e supportare un percorso di autentica guarigione. I nostri professionisti nelle sedi di Pescara e Roma sono pronti ad accoglierti con percorsi terapeutici personalizzati, per aiutarti a ritrovare equilibrio, benessere e la libertà di costruire relazioni sane.

Non rimandare la possibilità di prenderti cura di te. Contattaci per maggiori informazioni o per prenotare un colloquio:

 Email: aipcitalia@gmail.com

Sito di riferimento: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it

 Telefono WhatsApp: 3924401930

"Delirio" ci mostra, con la potenza della finzione, che dietro la sofferenza psichica c'è sempre una storia che merita di essere ascoltata. Permetti a te stesso/a di raccontare la tua.

 

Se preferisci vedere ed ascoltare il reel parlato, clicca sotto.

 

Benessere e Crescita con Esperti Psicoterapeuti

aipcitalia@mail.com

392 440 1930

Via Giorgio Baglivi, 6, 00161 Roma RM, Italia

©