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Report ONOF omicidi familiari (9-15 ottobre 2025): 75% donne uccise da partner/ex; 67% uomini uccisi da conoscenti. L'urgenza dello screening scientifico.
Autori: Dott.ssa Tiziana Calzone (CIPR, ONOF, AIPC) Dott.ssa Alice Russo (CIPR, ONOF, AIPC) Dott. Massimo Lattanzi (CIPR, ONOF, AIPC)
Abstract
Il presente contributo analizza i dati sui delitti familiari raccolti nella settimana 9-15 Ottobre 2025, attraverso la lente della psicotraumatologia relazionale. L'analisi, basata su fonti aperte (articoli di cronaca), si focalizza sui profili emergenti delle vittime e degli autori di omicidio, evidenziando una preoccupante correlazione tra dinamiche disfunzionali e l'incapacità di regolare i sistemi emotivi primari [2025-07-18]. Si discute l'omicidio di una giovane donna da parte del partner come esempio paradigmatico della "zona grigia" del femminicidio, spesso esito finale di un Disturbo da Stress Post-Traumatico Complesso (C-PTSD) non diagnosticato. Si sottolinea l'urgenza dell'applicazione di protocolli di screening scientifici, come l'A.S.V.S. (AIPC Scientific Violence Screening) [cite: 22, 2025-06-26], e di scale specifiche come la SVITR (Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale) [cite: 2025-06-28, 2025-07-18], SVD_AMT, SVD_RA e STREDA, quali strumenti preventivi fondamentali per intercettare l'escalation della violenza.
La campagna "CHI SI CURA è SICURA/O" sintetizza questa urgenza: la cura del trauma, sia dell'autore che della vittima, è l'unica via per la sicurezza collettiva.
Contatti e Prenotazioni Per conoscere il calendario della campagna, verificare le disponibilità e fissare il tuo appuntamento gratuito, contatta il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale. Potrai svolgere il colloquio sia in presenza (sedi di Pescara e Roma) sia a distanza (piattaforma GoToMeeting).
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Introduzione
L'Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF) [2025-07-01], in collaborazione con l'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) e il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) [2025-07-01], monitora costantemente il fenomeno dei "delitti familiari". È fondamentale sottolineare che questa categoria, che include omicidi, tentati omicidi e suicidi/tentati suicidi, viene analizzata attingendo esclusivamente a fonti aperte (testate giornalistiche e agenzie di stampa), e non a dati istituzionali consolidati. Il grado di "familiarità" è inteso in senso esteso: da conoscenti e colleghi fino ai rapporti di parentela e alle relazioni affettive, attuali o passate.
L'approccio dell'AIPC/CIPR si fonda sulla psicotraumatologia relazionale. La violenza non è vista come un atto isolato ("raptus"), ma come l'apice di un continuum traumatico che altera profondamente la regolazione emotiva [2025-07-18]. I "delitti familiari" sono spesso l'espressione di un C-PTSD, dove i sistemi di minaccia (PAURA, RABBIA) sono cronicamente iper-attivati e quelli pro-sociali (CURA, GIOCO) sono ipo-attivati [2025-07-18]. La prevenzione, in quest'ottica, non può prescindere da una valutazione scientifica del rischio, possibile solo attraverso protocolli integrati come l'A.S.V.S.
Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify MENTE|CRIMINE|TRAUMA, “Report ONOF omicidi familiari (9-15 ottobre 2025): 75% donne uccise da partner/ex; 67% uomini uccisi da conoscenti. L'Urgenza dello screening scientifico” clicca sul link: https://open.spotify.com/episode/5gBAvJFo12YbQNjsdOAbur?si=rXcTk7v6TVKvVF8q-rGwvA
Profili della settimana (9-15 Ottobre 2025): Omicidi familiari
L'analisi dei dati raccolti nel report delinea profili specifici per le vittime e gli autori di omicidio nella settimana di riferimento.
Profilo approfondito della vittima di omicidio familiare
Il profilo tipico settimanale identifica la vittima come Donna (55%), con un'età che presenta due picchi di vulnerabilità estremi: 0-17 anni (28%) e 18-35 anni (28%). L'area geografica più colpita è il Sud e Isole (50%) e l'arma prevalente è l'Aggressione fisica (43%).
Un'analisi più approfondita dei dati di familiarità rivela una dinamica di genere drammaticamente chiara, che il profilo aggregato non mostra:
- Il 75% delle vittime donne (3 su 4) è stato ucciso dal partner (2) o dall'ex-partner (1).
- Circa il 67% delle vittime uomini (2 su 3) è stato ucciso da conoscenti.
Questo spaccato conferma un pattern strutturale già evidenziato dall'ONOF [2025-06-29, 2025-06-26]: la violenza letale contro le donne si consuma prevalentemente all'interno delle relazioni affettive (attuali o passate), mentre quella contro gli uomini avviene più di frequente nel contesto delle conoscenze. Inoltre, la prevalenza geografica nel Sud e Isole (50%) è determinata soprattutto dagli omicidi di vittime maschili (il 100% degli uomini uccisi, 3 su 3, si trovava al Sud), mentre le vittime femminili sono distribuite su tutto il territorio (Nord, Centro e Sud).
Profilo approfondito dell'autore di omicidio familiare
Il profilo tipico dell'autore è un Uomo (83%), di età compresa prevalentemente tra 36-53 anni (33%). Agisce nel Sud e Isole (50%) e le armi più utilizzate sono l'Arma da Fuoco (33%) e l'Aggressione fisica (33%).
Anche qui, l'analisi della familiarità è illuminante. I dati grezzi mostrano che i picchi di familiarità sono Partner (33%) e Conoscenti (33%) (corrispondenti a 2 autori ciascuno). Questo dato è coerente con il profilo della vittima:
- Gli autori che hanno ucciso il Partner sono al 100% Uomini (2 su 2).
- L'autore che ha ucciso l'Ex-Partner è al 100% Uomo (1 su 1).
- Gli autori che hanno ucciso Conoscenti sono al 100% Uomini (2 su 2).
L'unico autore di genere femminile (17% del totale) ha agito in un contesto di parentela. L'età degli autori uomini è distribuita in tutte le fasce adulte (18-35, 36-53, 54-71, 72+), indicando che la violenza letale maschile non è un fenomeno legato a una specifica fascia d'età, ma una modalità trasversale di gestione del conflitto.
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Analisi psicotraumatologica: la "zona grigia" del femminicidio
L'analisi dei dati di monitoraggio evidenzia una forte volatilità del fenomeno. I profili delle vittime e degli autori non sono statici, ma fluttuano significativamente di settimana in settimana, sottolineando la necessità di un'analisi costante e non basata su stereotipi pregressi.
Questa settimana, il dato relativo all'omicidio di una donna di 29 anni a Milano, per mano del partner di 52 anni, è emblematico. Senza riferirci nominalmente al caso specifico, questa dinamica (un uomo adulto che uccide una partner molto più giovane) raramente rappresenta un evento improvviso. È, piuttosto, l'esplosione di quella "zona grigia" del femminicidio, un'area di sofferenza relazionale cronica, C-PTSD e controllo coercitivo che sfugge ai radar della prevenzione tradizionale.
Dal punto di vista della psicotraumatologia relazionale, l'autore è spesso bloccato in uno stato di iper-attivazione del sistema della RABBIA, interpretando la relazione (o la sua fine) come una minaccia esistenziale [2025-07-18]. La vittima, a sua volta, può essere paralizzata da un'iper-attivazione del sistema della PAURA o del PANICO/TRISTEZZA [2025-07-18], che inibisce la capacità di chiedere aiuto (freezing).
Conclusioni: La scienza come prevenzione
I dati non sono numeri; sono la cronaca di traumi non elaborati. La violenza familiare non ha un volto unico, ma radici comuni nella disregolazione emotiva e nel trauma relazionale [2025-07-18].
L'efficacia preventiva non risiede nella reazione all'evento finale, ma nell'identificazione precoce dei segnali. Strumenti come l'A.S.V.S. (AIPC Scientific Violence Screening), che integra colloqui clinici, valutazione psicofisiologica e psicodiagnostica specifica, e scale validate come la SVITR (Scala di Valutazione dell'Impatto Traumatico Relazionale) [2025-06-28], la SVD_AMT, la SVD_RA e la STREDA, sono fondamentali. Questi protocolli permettono di "vedere" la zona grigia, di misurare il rischio reale al di là della narrazione e di intervenire prima che il trauma si trasformi in tragedia.
Invito al Seminario: dalla scienza del trauma complesso alla prevenzione della violenza
L'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) e il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) sono lieti di invitare tutti i professionisti residenti in Abruzzo che si occupano a vario titolo di violenza (in particolare Operatori CAV/CUAV, Assistenti Sociali, Avvocati, Psicologi, Psicoterapeuti e Forze dell'Ordine) al seminario gratuito:
"DALLA SCIENZA DEL TRAUMA COMPLESSO ALLA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA"
L'evento si terrà Sabato 15 Novembre 2025, dalle ore 09:30 alle 12:30, presso la Sala Conferenze della Questura di Pescara.
Questo seminario scientifico-operativo approfondirà come il Trauma Complesso (C-PTSD) sia alla radice delle dinamiche violente e come strumenti di valutazione scientifica, quale la scala SVITR [2025-06-28], possano identificare i fattori di rischio per strutturare interventi preventivi efficaci. L'evento rientra nella campagna "CHI SI CURA È SICURA/O".
Iscrizione e Contatti
La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. È obbligatoria la prenotazione inviando la scheda di iscrizione compilata entro le ore 13:00 dell'11 Novembre 2025.
- Scarica qui la Scheda di Iscrizione: Link al PDF di Iscrizione
- Inviare la scheda compilata a: aipcitalia@gmail.com [2025-07-15]
Per maggiori informazioni sulle attività di AIPC e CIPR:
- Email: aipcitalia@gmail.com [2025-07-15, 2025-07-02]
- Telefono WhatsApp: 3924401930 [2025-07-15, 2025-07-02]
- Sito Web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it [2025-07-15, 2025-07-02]
Riferimenti Bibliografici
AIPC Editore.
Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC). www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it [cite: 190, 2025-07-02, 2025-07-15]
Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR). [2025-07-01, 2025-07-15]
Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF). [2025-07-01]