L’Ombra del conoscente: l’evidenza della vittima maschile negli omicidi familiari. analisi comparativa ONO

10/11/2025 09:26

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L’Ombra del conoscente: l’evidenza della vittima maschile negli omicidi familiari. analisi comparativa ONOF (30 Ottobre- 5 Novembre 2025)

L’Ombra del conoscente: l’evidenza della vittima maschile negli omicidi familiari. analisi comparativa ONOF (30 Ottobre- 5 Novembre 2025)​A cura di: M

L’Ombra del conoscente: l’evidenza della vittima maschile negli omicidi familiari. analisi comparativa ONOF (30 Ottobre- 5 Novembre 2025)

A cura di: Massimo Lattanzi, Tiziana Calzone e Caterina Ventura

(AIPC – Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia; CIPR – Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale; ONOF – Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari)

Abstract

​Il presente studio analizza l’evoluzione dei delitti familiari in Italia attraverso un’analisi comparativa di due settimane consecutive (23-29 ottobre e 30 ottobre-5 novembre 2025), basata sui dati dell’Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF) dell’AIPC. L’analisi utilizza la lente della Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria, un approccio definito da Lattanzi e Calzone (2025), per decodificare le dinamiche sottostanti i dati statistici. Se la settimana 23-29 ottobre ha mostrato un profilo “classico” di rischio, con una prevalenza di femminicidi (67% vittime donne, uccise da partner o parenti), la settimana 30 ottobre-5 novembre presenta un rovesciamento statistico totale: il 100% delle vittime di omicidio è di genere maschile e il 100% è stato ucciso da conoscenti. Questo “binarismo” della violenza evidenzia come il trauma relazionale disfunzionale si esprima in due forme letali prevalenti: la violenza intima di possesso (femminicidio) e la violenza conflittuale sociale (omicidio tra conoscenti).

 

1.       Introduzione e contesto metodologico

​L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) e il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR), coordinati dal Dott. Massimo Lattanzi e dalla Dott.ssa Tiziana Calzone, monitorano la violenza in modo circolare. Attraverso il braccio operativo dell’Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF), l’AIPC conduce un assessment settimanale dei delitti familiari.

​È fondamentale definire due concetti chiave di questo approccio:

​Fonti Aperte (OSINT): I dati analizzati non provengono da fonti istituzionali, ma sono il risultato di uno screening sistematico delle testate giornalistiche. Questo metodo permette un monitoraggio in tempo reale del fenomeno così come viene percepito e narrato a livello sociale.

​Definizione di “Familiarità”: L’ONOF adotta una definizione estesa di “delitto familiare”, che supera la classificazione ISTAT. Il grado di “familiarità” include partner, ex-partner, parenti, ma anche conoscenti, colleghi e vicini. Questa scelta metodologica si basa sull’assunto psicotraumatologico che la violenza letale è quasi sempre l’esito di una relazione disfunzionale, sia essa sentimentale o sociale.

 

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2.       ​Analisi omicidi: settimana 30 ottobre – 5 novembre 2025

​L’analisi della settimana corrente (30 ottobre-5 novembre) offre un profilo statistico di una purezza impressionante, che isola una specifica dinamica delittuosa.

​Profilo della Vittima (N=3 Omicidi)

​Genere: 100% Uomo. Non si registra nessuna vittima di genere femminile.

​Età: Le vittime si distribuiscono in modo uniforme tra le fasce adulte: 18-35 (33%), 36-53 (33%) e 54-71 (34%).

​Familiarità con l’Autore: 100% Conoscenti. Questo dato è il fulcro dell’analisi: la violenza letale si è consumata interamente all’interno di relazioni sociali (non intime o di coppia).

​Geografia: Prevalenza al Nord (67%).

​Profilo dell’Autore (N=3 Omicidi)

​Genere: 100% Uomo.

​Età: La fascia prevalente è 36-53 anni (67%).

​Familiarità con la Vittima: 100% Conoscenti.

​L’analisi psicotraumatologica di questa settimana evidenzia un pattern di violenza reattiva e conflittuale. Siamo di fronte a omicidi che emergono da liti, discussioni e conflitti sociali tra uomini. Questi atti non sono “raptus” imprevedibili, ma l’escalation finale di sistemi relazionali disfunzionali, dove i sistemi emotivi primari della RABBIA e della PAURA (Panksepp) non sono regolati e portano alla distruzione dell’altro, percepito come minaccia in un contesto sociale.

 

Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify MENTE|CRIMINE|TRAUMA: “L’Ombra del conoscente: l’evidenza della vittima maschile negli omicidi familiari. analisi comparativa ONOF (30 Ottobre- 5 Novembre 2025)", clicca sul link: https://open.spotify.com/episode/7Fc5vbWz7izY7K01OCHACu?si=d61GL9Z4QR-ChyiOySIhKg

 

3.       Correlazione e binarismo: confronto (23-29 ottobre)

​Per comprendere appieno il significato dei dati della settimana 30 ottobre – 5 novembre, è essenziale correlarli con quelli della settimana immediatamente precedente (23-29 ottobre 2025).

​Dati Omicidi (23-29 Ottobre 2025):

​Vittime: 3 in totale. Il profilo era rovesciato: 67% Donne (2) e 34% Uomo (1).

​Autori: 100% Uomini.

​Dinamica (Familiarità):

​Le 2 vittime donne sono state uccise dal Partner (33%) e da un Parente (33%).

​L’unica vittima uomo (34%) è stata uccisa da un Conoscente (34%).

​Il confronto tra le due settimane è scientificamente illuminante. L’unica costante è il genere dell’autore (100% maschile). La variabile è la vittima.

​L’analisi AIPC/CIPR definisce questo fenomeno come il “binarismo del rischio”:

​Rischio Femminile (Femminicidio): La settimana 23-29 ottobre mostra la dinamica del trauma relazionale intimo. Le donne sono state uccise nel contesto di relazioni affettive o familiari, dove la violenza è legata al possesso, al controllo e alla de-regolazione del sistema del DESIDERIO e della RABBIA in un contesto di coppia.

​Rischio Maschile (Omicidio Conflittuale): La settimana 30 ottobre-5 novembre mostra l’altra faccia del trauma relazionale. Qui la violenza è agita in un contesto sociale (conoscenti). È interessante notare come l’unico uomo ucciso nella settimana precedente (23-29 ottobre) sia morto esattamente in questo modo (per mano di un conoscente).

​La settimana 30 ottobre-5 novembre non rappresenta quindi un’anomalia, ma un’enfatizzazione statistica estrema della seconda dinamica della violenza “familiare”: quella che vede gli uomini morire per mano di altri uomini che conoscono.

 

4.       ​Conclusione

​L’analisi congiunta di queste due settimane, attraverso la lente della Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria, demolisce la narrativa della “violenza imprevedibile”. I dati dimostrano che gli omicidi familiari e relazionali seguono due pattern chiari, entrambi radicati in traumi relazionali e dinamiche disfunzionali.

​Nella settimana 23-29 ottobre abbiamo assistito al femminicidio. Nella settimana 30 ottobre-5 novembre assistiamo a un azzeramento del femminicidio e all’emersione esclusiva dell’omicidio maschile per mano di conoscenti.

​Questo non significa che la violenza di genere sia scomparsa; significa che l’Osservatorio ONOF, grazie alla sua metodologia, riesce a catturare l’intero spettro della violenza relazionale. Il profilo della settimana 30 ottobre-5 novembre – Uomo (100%) ucciso da Uomo (100%) in un contesto di Conoscenza (100%) – è la statistica nascosta che spesso si perde nei report focalizzati esclusivamente sulla violenza di coppia.

​È la prova scientifica che l’omicidio, sia esso intimo o sociale, non è mai un evento isolato, ma il collasso di un sistema relazionale. La prevenzione, come sostenuto dall’AIPC, non può che passare da un assessment scientifico del rischio (come il protocollo A.S.V.S. – AIPC Scientific Violence Screening) che sappia leggere queste dinamiche prima che diventino letali.

​Questo video dell’AIPC, sebbene relativo a un periodo diverso, discute la metodologia e l’importanza delle rubriche settimanali sui delitti familiari.

 

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