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L'ALLARME ONOF (Report 20-26 Novembre 2025): Omicidi familiari 100% maschili e meridionali. L'egemonia della v

28/11/2025 16:37

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L'ALLARME ONOF (Report 20-26 Novembre 2025): Omicidi familiari 100% maschili e meridionali. L'egemonia della violenza intergenerazionale uomo-su-uomo nel sud Italia e Isole.

L'ALLARME ONOF (Report 20-26 Novembre 2025): Omicidi familiari 100% maschili e meridionali. L'egemonia della violenza intergenerazionale uomo-su-uomo

L'ALLARME ONOF (Report 20-26 Novembre 2025): Omicidi familiari 100% maschili e meridionali. L'egemonia della violenza intergenerazionale uomo-su-uomo nel sud Italia e Isole.

 

Autori: Massimo Lattanzi, Tiziana Calzone, Alice Russo

Enti di riferimento: AIPC (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia), CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale), ONOF (Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari).

 

Abstract

Il presente contributo analizza i dati emersi dal monitoraggio settimanale dei "delitti familiari" nel periodo 20-26 Novembre 2025. L'indagine evidenzia una polarizzazione estrema e statisticamente significativa: la totalità degli eventi omicidiari consumati ha coinvolto esclusivamente il genere maschile, sia nel ruolo di vittima che in quello di autore, circoscrivendo la fenomenologia interamente al Sud Italia e alle Isole. Questo dato suggerisce una specifica dinamica di "risonanza traumatica" tra soggetti di genere maschile in contesti di familiarità o conoscenza, richiedendo una lettura oltre la semplice cronaca, radicata nella Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria.

 

Introduzione e metodologia OSINT

L'Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF), in sinergia con AIPC e CIPR, prosegue l'attività di monitoraggio dei crimini violenti che avvengono all'interno delle reti relazionali. I dati presentati non derivano da fonti istituzionali ufficiali, bensì da un’analisi sistematica delle fonti aperte (OSINT - Open Source Intelligence) basata sulle notizie di cronaca riportate dalle testate giornalistiche. L'obiettivo è far rilevare la reale portata del fenomeno, includendo non solo gli omicidi, ma anche i tentati omicidi e i suicidi correlati, classificati come "delitti familiari". La metodologia di analisi segue il protocollo AIPC Scientific Violence Screening (A.S.V.S.), un approccio integrato che combina la valutazione clinica e psicofisiologica per la prevenzione della violenza.

 

Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify, MENTE|CRIMINE|TRAUMA: “L'ALLARME ONOF (Report 20-26 Novembre 2025): Omicidi familiari 100% maschili e meridionali. L'egemonia della violenza intergenerazionale uomo-su-uomo nel sud Italia”, clicca sul link: 

https://open.spotify.com/episode/4KgTrWIKaUMY6EHb1XiJRE?si=bb08b9705e6b4b2e

 

Analisi dei profili: la vittima e l'autore di omicidio (20-26 Novembre 2025)

Dall'elaborazione statistica degli eventi censiti in questa settimana, emergono due profili speculari che delineano una frattura netta rispetto alle dinamiche di genere misto spesso osservate.

 

1. Il Profilo della vittima di omicidio

Nella settimana in esame, il profilo della vittima è monolitico per genere e geografia.

  • Genere: Il 100% delle vittime di omicidio è di sesso maschile.
  • Età: Si riscontra una prevalenza di vittime in età matura o avanzata. Il 50% appartiene alla fascia 54-71 anni e il restante 50% alla fascia over 72 (72+).
  • Distribuzione geografica: La totalità degli eventi letali (100%) si è verificata nel Sud e nelle Isole.
  • Grado di familiarità: Le vittime sono state uccise esclusivamente da persone appartenenti alla loro cerchia relazionale: il 50% da Parenti e il 50% da Conoscenti.
  • Arma: Le modalità lesive si dividono equamente tra l'uso di armi da taglio (50%) e l'aggressione fisica diretta (50%).

 

2. Il Profilo dell'autore di omicidio

L'autore del reato riflette, in modo inquietante, le caratteristiche della vittima, suggerendo una violenza "tra pari" o intragenerazionale maschile.

  • Genere: Anche sul versante degli autori, il 100% dei rei (o presunti tali) è di sesso maschile.
  • Età: Gli autori sono mediamente più giovani delle vittime, concentrandosi interamente (100%) nella fascia d'età adulta 36-53 anni.
  • Distribuzione geografica: Coerentemente con le vittime, il 100% degli autori ha agito nel Sud e Isole.
  • Grado di familiarità: L'autore ha colpito, nel 50% dei casi, un parente e nel restante 50% un conoscente.

 

Se preferisci puoi sfogliare o ascoltare lo Storybook dedicato cliccando sul link: https://gemini.google.com/share/156b635bc5ee

 

Correlazione con la settimana precedente (13-19 Novembre 2025)

Confrontando i dati attuali con le tendenze della settimana precedente (13-19 Novembre 2025), si osserva un consolidamento della violenza maschile nei contesti di prossimità nel Meridione. Laddove nelle settimane precedenti si potevano riscontrare variabilità più ampie in termini di genere (con la presenza frequente di vittime femminili in contesti di ex-partner), la settimana 20-26 Novembre segna un picco di esclusività maschile negli esiti letali. Mentre i tentati omicidi di questa settimana mostrano ancora una presenza di vittime femminili (42%), l'omicidio consumato si è configurato come un fenomeno uomo-su-uomo all'interno di relazioni familiari o di conoscenza. Questo dato enfatizza come la disregolazione emotiva e l'uso di armi da taglio o forza fisica siano vettori predominanti nella risoluzione dei conflitti tra uomini adulti in contesti familiari degradati.

 

Conclusioni

I dati della settimana 20-26 Novembre 2025 ci consegnano una fotografia nitida: l'omicidio familiare, in questo specifico lasso temporale, è stato un fenomeno totalmente maschile e meridionale. La prevalenza di autori nella fascia 36-53 anni che agiscono contro vittime più anziane (54-71 e 72+) suggerisce dinamiche conflittuali intergenerazionali (es. padre-figlio o conflitti di vicinato/conoscenza radicati) che sfociano in acting out letali. Questa "violenza speculare" richiede un intervento che vada oltre la sanzione penale. Come definito dalla Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria, è imperativo analizzare le radici traumatiche di tali esplosioni di rabbia, spesso frutto di una disregolazione emotiva non trattata che trasforma il conflitto in tragedia.

 

Riferimenti e contatti istituzionali

Per chiunque si riconosca in dinamiche familiari conflittuali o necessiti di supporto specialistico per la gestione della disregolazione emotiva, il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) e l'AIPC offrono percorsi di valutazione e trattamento, inclusi protocolli di biofeedback e somministrazione della scala SVITR.

I nostri professionisti a Pescara e Roma sono pronti ad accoglierti.

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