La Dissociazione funzionale nel lutto traumatico: Un’analisi clinica di “Il dolore è una cosa con le piume”
Autori: Massimo Lattanzi, Tiziana Calzone
Affiliazioni: AIPC (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia), CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale), ONOF (Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari).
Abstract
Il presente contributo analizza le dinamiche del lutto improvviso e della riorganizzazione familiare attraverso la lente della Psicotraumatologia Relazionale. Utilizzando come caso studio l’opera Il dolore è una cosa con le piume di Max Porter, si esplora la fenomenologia del trauma in un nucleo familiare (padre e due figli) colpito dalla morte della madre. L’articolo esamina la figura di “Corvo” non come elemento fantastico, ma come la materializzazione di un meccanismo di difesa dissociativo necessario per la regolazione omeostatica dei sistemi emotivi primari (Panksepp). Si evidenzia come l’aggressività difensiva, il pensiero magico e la regressione al servizio dell’Io siano tappe fondamentali per il passaggio dalla disperazione paralizzante all’integrazione del dolore.
Parole Chiave: #Psicotraumatologia Relazionale, #Lutto Traumatico, #Sistemi Emotivi Primari, #Dissociazione, #Meccanismi di Difesa, #AIPC, #CIPR.
1. Introduzione: La prospettiva della Psicotraumatologia Relazionale
La Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria è la disciplina che analizza e misura l’impatto dei traumi relazionali sulle dinamiche psicologiche e comportamentali. In questo contesto, il lutto non è un evento puntiforme ma un processo relazionale complesso che investe l’identità del sopravvissuto.
Nel testo di Max Porter, il protagonista (Il Papà) vive il lutto come un evento “tetradimensionale”, che lo trasforma in un “architetto robotico” di una quotidianità priva di senso. Questa condizione di congelamento emotivo (freezing) corrisponde a un’iper-attivazione del sistema della PAURA e del sistema PANICO/TRISTEZZA (secondo il modello di Jaak Panksepp), che inibisce la capacità di cura (CURA) e di interazione sociale.
2. Corvo come “oggetto-sé” e contenitore tossico
L’irruzione di Corvo nella narrazione coincide con il picco dello stress traumatico. Clinicamente, Corvo non è un’entità esterna, ma una proiezione dissociata della psiche del protagonista. Egli funge da “contenitore tossico” per gli aspetti inaccettabili del dolore: la rabbia, il fetore della morte, l’istinto animale.
2.1 La Regolazione dei sistemi di minaccia
2.2 Mentre il “Padre Sociale” deve mantenere un comportamento civile e accogliere le condoglianze, il “Sé-Corvo” agisce i meccanismi di difesa primitivi:
* Aggressività Difensiva (Acting Out): Corvo attacca brutalmente i “demoni” della pietà e del voyeurismo sociale che minacciano il “nido” familiare. Questa funzione permette al padre di preservare un confine di sicurezza (boundary) senza esporsi socialmente.
* Attivazione del sistema RABBIA: L’apatia depressiva del padre viene contrastata dalla vitalità aggressiva di Corvo. La rabbia, in questo stadio, è un motore vitale che impedisce il collasso psicotico.
Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify, MENTE|CRIMINE|TRAUMA: “La Dissociazione funzionale nel lutto traumatico: Un’analisi clinica di “Il dolore è una cosa con le piume””, clicca sul link: https://open.spotify.com/episode/5m5PRiEqStYHPHg5odZ5wl?si=ashrzzsKRJCcRAvRGPc3kA
3. La difesa del nido e la pedagogia del trauma
L’analisi del testo evidenzia come il trauma moduli l’attività dei bambini. Essi non cercano “la lingua dell’emergenza” degli adulti, ma elaborano l’assenza attraverso il sistema del GIOCO e la narrazione.
Corvo assume il ruolo di terapeuta non convenzionale (“baby-sitter”, “analista”), applicando una forma di Razionalizzazione Inversa. Invece di intellettualizzare la morte (tentazione costante per il padre, studioso di Ted Hughes), Corvo la brutalizza, riducendola a “carne” e materia. Questo costringe il sistema familiare a rimanere ancorato alla realtà fisica, prevenendo una fuga dissociativa nell’astrazione accademica.
4. Dall’adattamento all’integrazione: “Licenza di partire”
Il percorso terapeutico implicito termina non con la scomparsa del dolore, ma con la fine della disperazione. Corvo dichiara: “Me ne andrò solo quando non avrai più bisogno di me”.
La sua partenza segna il momento in cui il padre è in grado di reintegrare le parti scisse del Sé. La dispersione delle ceneri, descritta come un evento caotico (“un fallimento delle nuvole”), rappresenta l’accettazione dell’imperfezione della vita. L’urlo “TI AMO” rivolto al vento segnala la riattivazione del sistema CURA e la capacità di investire nuovamente affettivamente, non nonostante il dolore, ma con il dolore integrato nell’identità.
Se preferisci puoi sfogliare o ascoltare lo Storybook dedicato cliccando sul link: https://gemini.google.com/share/e0184e01d4ed
5. Conclusioni
Attraverso la lente della Psicotraumatologia Relazionale AIPC, Il dolore è una cosa con le piume si rivela un manuale fenomenologico sulla sopravvivenza al trauma. Dimostra come i meccanismi di difesa, anche i più grotteschi o aggressivi (incarnati da Corvo), siano tentativi funzionali di proteggere il nucleo del Sé fino a quando le risorse interne non sono sufficienti per affrontare la nuova realtà. Come sottolineato nelle ricerche AIPC, è la capacità di attraversare questi stati, piuttosto che evitarli, a determinare la possibilità di guarigione.
Riferimenti Bibliografici e Filmografici
Bibliografia di Riferimento:
* Lattanzi, M., & Calzone, T. (2025). Elementi di Psicotraumatologia Relazionale Giudiziaria. AIPC Editore.
* Porter, M. (2016). Il dolore è una cosa con le piume (S. Piraccini, Trad.). Ugo Guanda Editore.
* Panksepp, J. (Riferimento teorico ai sistemi emotivi primari: RICERCA, PAURA, RABBIA, DESIDERIO, CURA, PANICO/TRISTEZZA, GIOCO).
Sitografia e contatti istituzionali:
* AIPC (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia): aipcitalia@gmail.com
* Sito Web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it
* WhatsApp: 3924401930
Riferimenti Filmografici e Sceneggiature:
· Lattanzi, M. (a cura di). (2025). La Statistica nascosta. Sceneggiatura video per la sensibilizzazione sul lutto maschile e la violenza.
