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L'Eclissi degli affetti: analisi fenomenologica e profiling delle dinamiche omicidiarie familiari nel centro I

04/12/2025 19:39

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L'Eclissi degli affetti: analisi fenomenologica e profiling delle dinamiche omicidiarie familiari nel centro Italia (27 Novembre - 3 Dicembre 2025)

L'Eclissi degli affetti: analisi fenomenologica e profiling delle dinamiche omicidiarie familiari nel centro Italia (27 Novembre - 3 Dicembre 2025) Au

L'Eclissi degli affetti: analisi fenomenologica e profiling delle dinamiche omicidiarie familiari nel centro Italia (27 Novembre - 3 Dicembre 2025)

 

Autori ed enti di riferimento

L'analisi è curata dall'equipe multidisciplinare dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), ente che dal 2001 si occupa di prevenzione e contrasto alla violenza in ottica circolare.

Dott. Massimo Lattanzi: Psicologo psicoterapeuta, Dottore in Scienze Forensi e coordinatore AIPC.

Dott.ssa Tiziana Calzone: Psicologa psicoterapeuta e coordinatrice AIPC.

Dott.ssa Caterina Ventura: Dottoressa in Psicologia (Clinical Psychosexology).

 

Nota Metodologica

La rilevazione dei dati si basa sulla rassegna stampa di testate giornalistiche nazionali e locali, non su fonti istituzionali dirette. I casi sono classificati come "delitti familiari" seguendo le linee guida AIPC (2013), che includono omicidi, tentati omicidi, suicidi e tentati suicidi avvenuti tra persone legate da vincoli di "familiarità" (partner, ex partner, parenti, conoscenti). L'approccio analitico mira a far emergere la reale portata del fenomeno attraverso la profilazione delle variabili sociodemografiche e criminodinamiche.

 

Abstract

Il presente elaborato espone un'analisi descrittiva e statistica dei "delitti familiari" avvenuti in Italia nella settimana dal 27 novembre al 3 dicembre 2025. Attraverso l'applicazione del protocollo di monitoraggio dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), lo studio evidenzia una recrudescenza del fenomeno del femminicidio, con una concentrazione geografica esclusiva nel Centro Italia per quanto concerne gli omicidi consumati. I dati, tratti da fonti aperte e rielaborati secondo la metodologia A.S.V.S., delineano profili di vittima e autore caratterizzati da una relazione di parternariato esclusiva e un'età prevalentemente matura, suggerendo dinamiche di violenza radicate e, talvolta, impulsività letale legata all'uso promiscuo di armi.

 

Analisi dei profili tipici settimanali (omicidio familiare)

Dall'analisi dei dati relativi alla settimana in esame, emerge una polarizzazione assoluta dei generi nei ruoli di vittima e autore per quanto riguarda gli omicidi consumati.

 

1. Profilo psico-criminologico della vittima di omicidio

Nella settimana dal 27 novembre al 3 dicembre 2025, il profilo della vittima di omicidio presenta caratteristiche di genere inequivocabili e una specifica localizzazione geografica.

Genere: Donna (100%). Contrariamente ad altre rilevazioni dove la vittimizzazione può essere trasversale, in questa settimana l'omicidio familiare ha colpito esclusivamente donne.

Età: Il 67% delle vittime si colloca nella fascia 54-71 anni, mentre il restante 33% nella fascia 36-53 anni.

Familiarità con l'autore: Partner (100%). La totalità delle vittime è stata uccisa dal proprio compagno attuale, confermando il dato strutturale secondo cui la donna è prevalentemente vittima all'interno di una relazione affettivo-sentimentale in essere.

Distribuzione geografica: Centro Italia (100%). Tutti gli eventi letali della settimana sono stati registrati nelle regioni centrali.

Arma utilizzata: Il 34% dei casi è avvenuto tramite aggressione fisica diretta, il 33% con arma da taglio e il 33% con arma da fuoco.

Il dato conferma drammaticamente che il luogo più pericoloso per la donna resta la relazione di coppia (femminicidio). La prevalenza della fascia d'età matura (54-71 anni) suggerisce l'esplosione di conflittualità di lunga data o l'incapacità di gestire transizioni di vita critiche nella coppia matura. L'uso diversificato delle armi (dal corpo nudo all'arma da fuoco) indica livelli diversi di premeditazione e overkilling.

 

Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify, MENTE|CRIMINE|TRAUMA: “L'Eclissi degli affetti: analisi fenomenologica e profiling delle dinamiche omicidiarie familiari nel centro Italia (27 Novembre - 3 Dicembre 2025)”, clicca sul link: https://open.spotify.com/episode/24xB8TXabawZ7WAs2xFvGN?si=DZmAXEwlT127stPprkrLEg

 

2. Profilo psico-criminologico del presunto autore di omicidio

Il profilo dell'autore specchia complementarmente quello della vittima, delineando una dinamica di genere maschile egemonica nella violenza letale di questa settimana.

Genere: Uomo (100%).

Età: Distribuzione uniforme tra le fasce 36-53 (33%), 54-71 (33%) e 72+ (34%). Non esiste una "età sicura": la violenza omicidiaria attraversa tutto l'arco della vita adulta e senile.

Familiarità con la Vittima: Partner (100%). L'azione omicidiaria è diretta esclusivamente verso la compagna di vita.

Distribuzione geografica: Centro Italia (100%).

Arma utilizzata: Arma da taglio (33%), Arma da fuoco (33%), Aggressione fisica (34%).

L'autore di reato in questa settimana è un uomo che uccide la propria partner. Un dato allarmante è la presenza significativa della fascia over 70 (34%), che apre una riflessione necessaria sui cosiddetti "delitti della terza età", spesso legati a dinamiche di cura, depressione o esasperazione, ma che esitano comunque nella soppressione violenta della partner. La varietà dei mezzi offesivi denota una pericolosità diffusa: dalla disponibilità di armi da fuoco alla brutalità dell'aggressione fisica.

 

Leggi le storie dell'avvento. Dall'8 al 24 dicembre 2025, vi porteremo dove nessuno vuole guardare: dietro le porte chiuse, oltre i sorrisi di circostanza, nel cuore pulsante delle relazioni umane. Puoi leggere la prima storia “Il freddo dietro la porta” clicca sul link: 

 

Conclusioni

La settimana analizzata restituisce una fotografia nitida e crudele: il femminicidio per mano del partner è la forma esclusiva di omicidio familiare registrata. L'assenza di vittime maschili per omicidio in questo specifico arco temporale (sebbene presenti nei tentati omicidi e suicidi) enfatizza l'asimmetria della violenza letale domestica in questo frangente.

Il dato geografico, concentrato interamente nel Centro Italia, richiede attenzione specifica alle dinamiche territoriali e sociali di queste regioni nel periodo considerato. Inoltre, il coinvolgimento trasversale di tutte le fasce d'età maschili, dai 36 agli oltre 70 anni, dimostra che la violenza di genere non è un fenomeno generazionale, ma strutturale e pervasivo.

 

Per spezzare questa catena, è fondamentale intervenire prima che il conflitto degeneri. Se ti sei riconosciuto in queste dinamiche o senti che la rabbia e la sofferenza stanno prendendo il sopravvento, il cambiamento è possibile.

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La violenza non è un destino, è una scelta che può essere cambiata.

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