QUESTO DICEMBRE, GUARDA OLTRE LE LUCI.

Dall'8 al 24 dicembre 2025, vi porteremo dove nessuno vuole guardare: dietro le porte chiuse, oltre i sorrisi di circostanza, nel cuore pulsante delle relazioni umane.

17 Giorni. 17 Storie. Un unico filo rosso.

Dimenticate le favole di Natale. Vi racconteremo la realtà: la tensione che sale alla Vigilia, il C-PTSD che si nasconde dietro un regalo, la disregolazione emotiva che trasforma un brindisi in un incubo. Ma vi racconteremo anche la speranza.

Ogni giorno un racconto, ogni racconto una verità scientifica. Scoprirete come il protocollo ASVS, la misurazione del trauma e il Biofeedback possono riscrivere un finale che sembrava già scritto.

Non sono solo storie. Sono specchi in cui riconoscersi e strumenti per salvarsi.

L'appuntamento è l'8 Dicembre. Preparatevi a cambiare la vostra visione del Natale.

AIPC & CIPR Dalla parte della scienza, dalla parte delle persone.

8 Dicembre – Il freddo dietro la porta

Milano è avvolta da una nebbia densa, lattiginosa, che sembra penetrare anche attraverso i doppi vetri del salotto, smorzando i suoni della città in festa. Nell’appartamento al terzo piano, Giorgio, 68 anni, sistema con gesti lenti e precisi il panno verde sul tavolo da gioco. È un rito sacro, un appuntamento fisso del ponte dell'Immacolata con Claudio, l'amico di una vita, il "conoscente" di cui ci si fida ciecamente, quello che ha le chiavi di riserva.

Eppure, stasera, il silenzio della casa è rotto solo dal ticchettio ossessivo della pendola in corridoio, che sembra scandire un conto alla rovescia. Giorgio sente un nodo alla bocca dello stomaco, un segnale antico, viscerale, che la sua mente razionale cerca disperatamente di soffocare: "È solo una partita, è solo Claudio, ci conosciamo da trent'anni". Ma c'è quella vecchia questione di soldi in sospeso, quel prestito mai restituito che ha marcito nel silenzio per mesi tra un caffè e l'altro, creando una faglia invisibile nella loro amicizia.

Quando il campanello suona, il suono è stridulo, violento. Giorgio si alza, le gambe pesanti. Non sa che dall'altra parte della porta non c'è l'amico di sempre, ma un uomo in preda a una disregolazione emotiva totale, dove la rabbia repressa ha ormai spento la corteccia prefrontale, lasciando il comando agli istinti più arcaici. Sulla tavola, accanto al panettone e alle noci, c’è un coltello a lama lunga. Non è lì per uccidere, è lì per tagliare il dolce. Ma in una frazione di secondo, in un contesto di intimità tradita e di confini labili, l'oggetto quotidiano diventerà lo strumento di un destino irreversibile che nessuna statistica potrà più cancellare.

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ASCOLTA IL TUO ISTINTO. Se senti che la tensione è fuori controllo, non aprire quella porta. La prevenzione passa per la lettura dei segnali deboli. Il CIPR a Pescara e Roma può aiutarti.

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