Sintesi webinar FCP – AIPC, 12 dicembre 2025. Oltre il sintomo – Decodificare la dipendenza attraverso il trauma e la scala S.T.A.S.
Il 12 dicembre 2025, nell'ambito della FCP - Formazione Continua in Psicologia, si è tenuto un importante seminario online che ha visto la partecipazione di circa 200 professionisti collegati.
L'evento è stato curato e condotto dal Dott. Massimo Lattanzi, psicologo e psicoterapeuta dell'A.I.P.C. (Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia), esperto nel trattamento del trauma e delle dinamiche violente. Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla Dott.ssa Tiziana Calzone, figura di riferimento nell'organizzazione e nella promozione delle attività dell'associazione, e ai tirocinanti in Psicologia, la cui presenza e supporto sono fondamentali per le attività di ricerca e formazione.
I lavori presentati sono frutto della sinergia tra tre realtà: l'AIPC (ricerca e formazione), il CIPR (Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale - braccio clinico) e l'ONOF (Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari).
Il Cuore dell'intervento: Un cambio di paradigma
La relazione, dal titolo "Oltre il Sintomo: Decodificare la dipendenza attraverso il trauma e la scala S.T.A.S.", ha proposto un ribaltamento della prospettiva clinica sulle dipendenze. L'approccio tradizionale si focalizza sulla sostanza (cosa e quanto si assume), mirando all'astinenza. Il nuovo paradigma introdotto da Lattanzi sposta l'attenzione sul "perché": la dipendenza non è vista come un vizio, ma come un tentativo disperato e disfunzionale di autocura. La sostanza diventa un "farmaco" scelto inconsciamente per trattare uno specifico dolore traumatico.
Integrazione clinica: La differenza tra PTSD e C-PTSD
Per comprendere la scelta della sostanza, è stato fondamentale distinguere due "terreni traumatici", integrando la presentazione con l'approfondimento sui vissuti:
1. PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico) - La paura
- Origine: Evento singolo o circoscritto (incidenti, aggressioni).
- Vissuto: Domina la paura e l'iperattivazione. Non è un ricordo, ma un "terrore attuale" viscerale legato alla sopravvivenza. Il soggetto sente che la minaccia sta accadendo "qui e ora", con una reazione corporea di estremo allarme (tachicardia, ipervigilanza).
- Obiettivo della sostanza: Funzione sedativa per "spegnere l'interruttore" della minaccia.
2. C-PTSD (PTSD Complesso) - La vergogna e il vuoto
- Origine: Trauma relazionale e dello sviluppo (trascuratezza, abusi prolungati).
- Vissuto: Dominano il vuoto identitario e la vergogna tossica. Il danno è strutturale: non riguarda ciò che la persona ha fatto, ma chi è ("Io sono la cosa brutta"). È una sensazione profonda di "difettosità" e non amabilità, derivante dal fallimento del sistema di CURA.
- Obiettivo della sostanza: Funzione compensatoria per riempire il vuoto o ristrutturare un'identità frammentata.
Per chi volesse approfondire i dettagli della ricerca citata dal Dott. Lattanzi, inclusa l'analisi specifica del campione e le correlazioni cliniche, è possibile leggere l'articolo completo:
Eziopatogenesi della violenza seriale: studio retrospettivo su un campione di 20 soggetti. Correlazioni tra disturbo post-traumatico complesso (C-PTSD), disregolazione del SNA e strategie di autocura (STAS). Prima parte. Link all'articolo:
I 6 Profili della scala S.T.A.S. (Scala delle Traiettorie di Autocura Sostitutiva)
Dall'incrocio tra sintomo e trauma emergono sei profili archetipici:
- Il Distanzante (Cannabis/Derivati): Legato a PTSD recente. Usa la sostanza per sedare l'attività onirica (incubi) e creare una barriera ("cocooning") tra sé e il mondo.
- L'Orfano emotivo (Eroina/Oppioidi): Legato a C-PTSD da trascuratezza. La sostanza offre una compensazione affettiva, mimando biochimicamente il calore umano mai ricevuto. La droga sostituisce il partner.
- Il Performer difensivo (Cocaina/Stimolanti): Legato a C-PTSD da umiliazione. La sostanza ha funzione compensatoria narcisistica, costruendo un sé grandioso per combattere la vergogna tossica e la voce del genitore svalutante.
- L'Astronauta (Dissociativi/Ketamine): Legato a C-PTSD gravi (abusi fisici/torture). La funzione è dissociativa: permette di "uscire dal corpo" perché abitarlo è intollerabile.
- Il controllore panico (Benzodiazepine): Legato a PTSD da minaccia alla vita/traumi medici. Usa i farmaci come "camicia di forza chimica" per prevenire la perdita di controllo, causando un appiattimento emotivo totale.
- Il regolatore caotico (Alcol): Profilo "ponte" per quadri misti. L'alcol disinibisce e poi anestetizza; libera la rabbia repressa ("Mr. Hyde"), creando cicli relazionali di abuso e rimorso.
Conclusioni
L'obiettivo terapeutico non è demonizzare la sostanza, ma validare l'intento di cura del paziente ("Capisco che cerchi di non soffrire") per poi lavorare sulla ferita originaria. Solo curando il trauma il "farmaco" diventa superfluo.
Riferimenti e contatti
Come ricordato durante l'evento e in linea con le informazioni memorizzate, per approfondimenti clinici o percorsi terapeutici presso il CIPR (Pescara e Roma) o attività formative e supervisione AIPC:
Email AIPC, CIPR : aipcitalia@gmail.com
Sito Web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it
Telefono/WhatsApp: 3924401930
