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Ombre su La Pedrera: Eziopatogenesi della violenza seriale e dinamiche di vendetta sistemica. Analisi clinico-

16/12/2025 08:19

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Ombre su La Pedrera: Eziopatogenesi della violenza seriale e dinamiche di vendetta sistemica. Analisi clinico-criminologica a cura del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale

Ombre su La Pedrera: Eziopatogenesi della violenza seriale e dinamiche di vendetta sistemica. Analisi clinico-criminologica a cura del Centro Italiano

Ombre su La Pedrera: Eziopatogenesi della violenza seriale e dinamiche di vendetta sistemica. Analisi clinico-criminologica a cura del Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale

Riferimento: Serie “Città delle Ombre” – Caso Studio: I Killer di Casa Milà

A cura di: Massimo Lattanzi e Tiziana Calzone

Enti di riferimento: Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale e Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari.

 

Abstract

Il presente lavoro analizza il profilo psicopatologico dei due fratelli serial killer, protagonisti della cronaca nera legata a Casa Milà. Utilizzando come griglia interpretativa lo studio “Eziopatogenesi della violenza seriale: studio retrospettivo su un campione di 20 soggetti” (Lattanzi & Calzone, AIPC Editore), si evidenzia una significativa sovrapposizione tra l’anamnesi dei soggetti e le variabili predittive della violenza estrema. L’analisi dimostra come il Trauma Relazionale Complesso (C-PTSD) e la vendetta mirata costituiscano risposte disfunzionali strutturate al crollo dei sistemi di attaccamento e al fallimento delle agenzie di protezione.

 

1.La conferma statistica: I fratelli nel campione

I due fratelli non rappresentano un’eccezione, ma la conferma drammatica dei dati emersi dallo studio retrospettivo di Lattanzi e Calzone. La loro biografia ricalca fedelmente le percentuali rilevate nel campione clinico di soggetti violenti, delineando un percorso di traumatizzazione progressiva:

Traumi infantili cumulativi (95% del campione): In linea con la totalità dei soggetti dello studio, i fratelli hanno subito traumi precoci che hanno compromesso lo sviluppo neurobiologico. Nello specifico, la sequenza letale: lutto materno seguito dal “Trauma dello Spettatore” (witnessing), derivante dall’aver assistito impotenti all’esecuzione del padre.

Abuso fisico e psicologico: L’istituzionalizzazione nella struttura di accoglienza, rivelatasi un luogo di coercizione e tortura, conferma l’altissima incidenza di abusi pregressi nella genesi della violenza seriale.

Abbandono e disgregazione familiare: La perdita delle figure genitoriali e la successiva estromissione dal tessuto sociale protettivo hanno distrutto il sistema di attaccamento primario, lasciando i soggetti in balia di una disregolazione emotiva cronica senza “base sicura”.

 

Ascolta il podcast sul Canale AIPC Editore su Spotify, MENTE|CRIMINE|TRAUMA: “Ombre su La Pedrera: Eziopatogenesi della violenza seriale e dinamiche di vendetta sistemica. ”, clicca sul link: https://open.spotify.com/episode/2pyaVq3QrfE4r2BTMZqTEs?si=3L-CSm_nRuG_ILFiKLFqPQ

 

2. Disregolazione emotiva e C-PTSD: Profili a confronto

Pur condividendo la stessa matrice traumatica, i due fratelli manifestano il Disturbo da Stress Post-Traumatico Complesso attraverso fenotipi opposti, che riflettono strategie di sopravvivenza complementari:

Il Fratello (L’esecutore iper-attivato):

 Il trauma della morte del padre ha cristallizzato in lui uno stato di iper-arousal. La sua violenza è guidata dall’iper-attivazione del sistema della RABBIA (Panksepp). Uccide per compensare l’impotenza infantile; ogni atto violento è un tentativo disperato e magico di proteggere retroattivamente il genitore perduto e ristabilire una giustizia arcaica.

La Sorella (La regista dissociata):

Mostra tratti di distacco emotivo e dissociazione strutturale. Avendo subito forme pervasive di controllo, ha sviluppato un bisogno patologico di dominare l’ambiente. Organizza la scena del crimine con freddezza, usando l’architettura di La Pedrera come estensione della sua mente. La sua è una Identificazione con l’Aggressore: è diventata il carnefice che temeva, per evitare di essere nuovamente vittima.

 

Per chi volesse approfondire i dettagli della ricerca citata dal Dott. Lattanzi, inclusa l'analisi specifica del campione e le correlazioni cliniche, è possibile leggere l'articolo completo:

Eziopatogenesi della violenza seriale: studio retrospettivo su un campione di 20 soggetti. Correlazioni tra disturbo post-traumatico complesso (C-PTSD), disregolazione del SNA e strategie di autocura (STAS). Prima parte. Link all'articolo:

https://www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it/articoli/post/277180/eziopatogenesi-della-violenza-seriale:-studio-retrospettivo-su-un-campione-di-20-soggetti

 

3.Analisi vittimologica: la vendetta come “cura” paradossale

A differenza dei serial killer che colpiscono in modo opportunistico, i due fratelli agiscono secondo una logica di vendetta sistemica, confermando i trend generali rilevati dall’ONOF.

Il dato ONOF: Le rilevazioni costanti dell’Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari evidenziano come, prevalentemente, la vittima maschile sia colpita all’interno di una rete di conoscenza o parentela. Nella serie, questo dato statistico diventa narrazione: i fratelli non uccidono sconosciuti, ma figure che conoscono e riconoscono come colpevoli (diretti o morali) della morte del padre e delle sofferenze in istituto.

Il Modus operandi: Le torture inflitte non sono sadismo casuale, ma una restituzione simmetrica del dolore. Costringono i colpevoli a subire le stesse privazioni (buio, fame, isolamento, costrizione fisica) patite nella struttura di accoglienza. È un tentativo di validare la propria sofferenza costringendo l’altro a sperimentarla.

 

Sintesi webinar FCP – AIPC, 12 dicembre 2025. Oltre il sintomo – Decodificare la dipendenza attraverso il trauma e la scala S.T.A.S. Link all'articolo:

https://www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it/articoli/post/277185/sintesi-webinar-fcp-%E2%80%93-aipc-12-dicembre-2025--oltre-il-sintomo-%E2%80%93-decodificare-la-dipendenza-attraverso-il-trauma-e-la-scala-stas

 

4. I Detective: risonanza traumatica e specchi

L’indagine è condotta da due figure che specchiano la patologia dei killer, assottigliando il confine tra investigatori e criminali.

Detective A (PTSD): Affetto da stress post-traumatico classico, vive flashback intrusivi scatenati dai dettagli delle scene del crimine. Riconosce nelle vittime la paura che lui stesso cova, rischiando un overload emotivo.

Detective B (C-PTSD): La sua storia di traumi complessi gli permette di decodificare la logica della vendetta dei fratelli. Comprende che non sono nati “mostri”, ma sono il prodotto residuo del fallimento del sistema.

Implicazioni cliniche: Come suggerito dai protocolli CIPR, senza l’ausilio di tecniche di regolazione come il biofeedback, questi investigatori rischiano la traumatizzazione vicaria, finendo per risuonare pericolosamente con le motivazioni profonde dei killer.

 

Conclusioni: Il trauma non elaborato come destino

L’analisi del caso conferma l’ipotesi centrale di Lattanzi e Calzone: la violenza seriale dei due fratelli è l’esito di un processo eziopatogenetico dove l’assenza di elaborazione del lutto e la mancanza di figure terapeutiche valide hanno trasformato il dolore in un copione di morte. La “Città delle Ombre” diviene metafora di una psiche dove il trauma, non curato, è condannato alla ripetizione eterna.

 

Riferimenti e risorse

Per approfondire le tematiche trattate o richiedere supporto specialistico su traumi e disregolazione emotiva:

Studio di Riferimento: Eziopatogenesi della violenza seriale: studio retrospettivo su un campione di 20 soggetti – A cura di Massimo Lattanzi e Tiziana Calzone (AIPC Editore).

 

Contatti per consulenza e percorsi clinici (Roma e Pescara):

Il CIPR offre percorsi integrati con biofeedback per la gestione del trauma e la regolazione emotiva.

 Email: aipcitalia@gmail.com

 Sito web: www.associazioneitalianadipsicologiaecriminologia.it

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