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Adolescenti Violenti: Un Grido Silenzioso tra Traumi Relazionali e Famiglie Disfunzionali

08/05/2025 09:52

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Adolescenti Violenti: Un Grido Silenzioso tra Traumi Relazionali e Famiglie Disfunzionali

La psicotraumatologia relazionale offre una cornice teorica fondamentale per comprendere la genesi della violenza adolescenziale.

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La violenza manifestata dagli adolescenti non è un fulmine a ciel sereno, ma spesso l'eruzione di un vulcano sotterraneo alimentato da traumi relazionali precoci e dinamiche familiari disfunzionali. Come ben illustrato dalla serie televisiva israeliana "Bad Boys", le condotte aggressive di questi giovani sono frequentemente la punta di un iceberg di sofferenza, un disperato tentativo di comunicare un dolore altrimenti inesprimibile.

 

La psicotraumatologia relazionale offre una cornice teorica fondamentale per comprendere la genesi della violenza adolescenziale. Questa prospettiva enfatizza come le esperienze traumatiche avvenute all'interno delle relazioni primarie (genitori, caregiver) abbiano un impatto profondo e duraturo sullo sviluppo psicologico dell'individuo (van der Kolk, 2014). Abusi fisici o emotivi, negligenza, perdite significative non elaborate, e l'esposizione a violenza domestica non solo creano ferite emotive, ma influenzano anche lo sviluppo neurologico e la capacità di regolazione affettiva, predisponendo il terreno per comportamenti disfunzionali come l'aggressività (Schore, 2003).

 

Parallelamente, le famiglie di origine disfunzionali rappresentano un contesto fertile per l'insorgere di comportamenti violenti. Modelli genitoriali incoerenti o assenti, comunicazione ostile o inesistente, conflitti cronici, e la presenza di psicopatologie genitoriali (ad esempio, dipendenze, disturbi di personalità) creano un ambiente caotico e insicuro. In tali contesti, l'adolescente può apprendere la violenza come modalità di risoluzione dei conflitti, sviluppare un senso distorto delle norme sociali e interiorizzare un'immagine di sé svalutata e rabbiosa (Patterson, DeGarmo, & Knutson, 2000).

 

La serie "Bad Boys" offre uno spaccato vivido di queste dinamiche. I protagonisti, spesso provenienti da contesti familiari segnati da abbandono, violenza o grave trascuratezza, manifestano la loro sofferenza attraverso comportamenti devianti e aggressivi. La loro rabbia non è gratuita, ma appare come una reazione comprensibile, seppur disfunzionale, a un passato costellato di ferite emotive. La difficoltà nel costruire relazioni sane, la diffidenza verso le figure adulte e la tendenza all'impulsività sono tratti comuni che emergono dalle loro storie, in linea con quanto osservato dalla psicotraumatologia relazionale.

 

Il Centro Italiano di Psicotraumatologia Relazionale (CIPR) dell'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) rappresenta un punto di riferimento importante in Italia per la ricerca, la formazione e l'intervento clinico nel campo del trauma relazionale. L'approccio del CIPR sottolinea la centralità delle relazioni nello sviluppo del trauma e nella sua risoluzione, promuovendo interventi terapeutici sensibili al trauma e focalizzati sulla riparazione delle ferite relazionali.

Puoi contattare l'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) ai seguenti recapiti: 

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Comprendere la complessa interazione tra traumi relazionali e dinamiche familiari disfunzionali, come evidenziato dalla psicotraumatologia relazionale e dall'approccio del CIPR, è fondamentale per approcciarsi in modo efficace agli adolescenti violenti. Interventi terapeutici che mirano a riparare le ferite del passato, a promuovere la regolazione emotiva, a sviluppare competenze sociali positive e a coinvolgere attivamente le famiglie, in linea con i principi della psicotraumatologia relazionale e le indicazioni del CIPR, possono offrire una via d'uscita da un ciclo di violenza e sofferenza (terapia focalizzata sul trauma; interventi sistemico-familiari sensibili al trauma).

 

In conclusione, la violenza adolescenziale è un sintomo complesso che richiede una lettura attenta delle storie individuali e dei contesti familiari. "Bad Boys", pur nella sua narrazione romanzata, ci ricorda con forza come le radici della rabbia giovanile siano spesso piantate in un terreno fertile di traumi relazionali e disfunzionalità familiari, e come solo una comprensione profonda, illuminata dalla psicotraumatologia relazionale e dall'esperienza del CIPR, possa aprire la strada a interventi di aiuto significativi.

 

Riferimenti Bibliografici:

  • Patterson, G. R., DeGarmo, D. S., & Knutson, N. (2000). The process of antisocial behavior in early childhood and during the transition to middle school. Development and Psychopathology, 12(4), 683-714.
  • Schore, A. N. (2003). Affect regulation and the repair of the self. WW Norton & Company.
  • van der Kolk, B. A. (2014). The body keeps the score: Brain, mind, and body in the healing of trauma. Viking.

 

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